Artista: Uriah Heep Album: Outsider
Anno: 2014Tempo: 0:0-1
Uriah Heep - Outsider: l'album che ha segnato la rinascita della rock band britannica
Uriah Heep è una rock band inglese attiva dagli anni '70, nota per il loro stile Hard rock, Progressive rock e Heavy metal. Fondata nel 1969, la band ha visto cambiamenti nella formazione nel corso degli anni, ma ha mantenuto una base di fan fedele in tutto il mondo. Uno dei loro ultimi album, Outsider, è stato pubblicato nel 2014 e ha ricevuto attenzione da critici e fan per il suo suono rinfrescante e vario rispetto agli album precedenti. In questo post, analizzeremo il contesto in cui nasce l'album, le migliori tracce e alcune critiche che circolano intorno al lavoro degli Uriah Heep.
L'album Outsider è stato uno dei più attesi dalla fanbase degli Uriah Heep per diversi motivi. In primo luogo, l'album segnava il ritorno alla label Frontiers Records, con cui la band aveva precedentemente collaborato per l'album Into the Wild. In secondo luogo, l'album presentava una formazione rinnovata, con il nuovo batterista Russell Gilbrook al posto di Lee Kerslake e Phil Lanzon alle tastiere al posto di Trevor Bolder, entrambi in forza dal 1987. Questi elementi hanno contribuito a costruire l'attenzione attorno all'uscita dell'album.
Una delle canzoni più famose dell'album Outsider è la title track Outsider. La canzone è un omaggio agli outsider, alle persone che non seguono la massa e che fanno le proprie scelte, e rappresenta l'energia ribelle che la band ha sempre rappresentato. L'uso di tastiere e chitarre creano un senso di movimento e impegno, che esalta la voce del cantante Bernie Shaw. One Minute è un'altra canzone che ha ricevuto recensioni molto positive. Con una linea di basso che martella attraverso la canzone, One Minute vanta un ritornello orecchiabile e un ponte melodico che aumenta la forza della traccia.
Un'altra canzone presente nella tracklist è Can't Take That Away. La canzone è caratterizzata dalla chitarra sincopata e dalla batteria in primo piano che sfocia in un ritornello potente, che definisce l'essenza del rock degli anni '70. La traccia The Law è un'altra canzone che gioca con la tradizione del rock classico. La chitarra rock'n'roll che si sviluppa in riff potenti, con il solo di tastiera che aggiunge un'ulteriore carica emotiva. Infine, Kiss the Rainbow è una delle tracce più sperimentali dell'album. Fusa in un medley di riff e melodie, la canzone è un insieme di gratificazione progressiva e hard rock, con variazioni che aumentano la tensione.
Anche gli Uriah Heep hanno ricevuto alcune critiche per il loro lavoro su Outsider. Alcuni hanno argomentato che le canzoni mancano di una coerenza stilistica, e che la band non è riuscita a trovare un equilibrio tra la musica degli anni '70 e le sonorità più moderne. Altri hanno evidenziato che la band non ha saputo sfruttare appieno il potenziale delle tastiere, in particolare quando combinate con la chitarra pesante.
Outsider è stato un album importante per gli Uriah Heep poiché ha dimostrato in modo convincente che possono sperimentare sia con le sonorità classiche del rock che con elementi più moderni e rivoluzionari. La band è stata in grado di trovare un equilibrio tra queste influenze, creando un lavoro al tempo stesso potente e variegato. Bene o male, il suono degli Uriah Heep rimane impressionante e Outsider rappresenta una tappa fondamentale per la rock band inglese.
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