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Artista: Motorhead Album: Kiss of Death


Anno: 2006
Tempo: 0:0-1

Una Critica dell'album Kiss of Death dei Motorhead


I Motorhead sono una leggenda del rock 'n' roll. Nascono nel 1975 a Londra e si caratterizzano per il loro suono grezzo e veloce, un mix esplosivo fra heavy metal e punk rock. Di quella band faceva parte anche il celebre frontman Lemmy Kilmister che, purtroppo, ci ha lasciati nel 2015. In questo post, parliamo del loro album del 2006 Kiss of Death e lo analizziamo canzone per canzone per capire se è all'altezza del nome dei Motorhead.

Il primo brano dell'album è Sucker, caratterizzato da un riff di chitarra semplice ma molto efficace. Si tratta di una canzone molto veloce dove emerge la voce di Lemmy Kilmister, che non smette mai di sorprendere per il suo stile unico. La seconda traccia è One Night Stand, un pezzo con un sound più melodico e una strofa che si rifà al blues, interrotta da un refrain molto energico. La terza canzone è Devil I Know, supportata da un riff di chitarra che rievoca l'atmosfera del vecchio rock 'n' roll.

Il quarto brano è Trigger, una canzone dalle sonorità molto oscure e profonde. Il pezzo, lento ma incalzante, ricorda il sound dei Black Sabbath, arricchito dalla voce di Kilmister. La quinta traccia dell'album è Under the Gun, una power ballad che si rifà al classico sound rock degli anni '80. Il testo parla di una relazione complicata ma anche della necessità di vivere intensamente.

Una delle canzoni migliori dell'album è la sesta traccia, God Was Never On Your Side. Si tratta di una canzone molto intensa, di quelle che fanno venire la pelle d'oca. Il testo parla del rapporto tra l'uomo e Dio, con un'atmosfera molto dark e malinconica. La settima canzone è Living in the Past, un brano dal suono molto moderno e pulito, che si distacca dal classico stile dei Motorhead. La chitarra di Phil Campbell è il vero protagonista del pezzo.

La penultima traccia dell'album è Christine, una canzone dal sound anni '80 con un buon riff di chitarra e un ritornello orecchiabile. L'album si conclude con Sword of Glory, un pezzo molto veloce e potente, che riporta il sound dei primi Motorhead.

Ma non tutto è perfetto in questo album. Kiss of Death non è il miglior lavoro dei Motorhead. Infatti, a livello di scrittura, alcune canzoni sono inferiori rispetto ad altre. Inoltre, in generale, manca un po' di grinta, quella sfacciataggine che ha reso questa band leggendaria. Ma ciò non toglie che abbiamo di fronte uno dei classici del rock, un album che ci permette di apprezzare la grandezza dei Motorhead e del loro inimitabile stile musicale.

Kiss of Death dei Motorhead è un album che merita di essere ascoltato, soprattutto da chi ama l'heavy metal e il rock 'n' roll. Sebbene non sia il loro miglior lavoro, è comunque un'opera importante per capire il valore storico di questa band che ha fatto la storia della musica. Nonostante ciò, resta sempre la devozione verso i Motorhead e il loro indimenticabile leader Lemmy Kilmister.

Kiss of Death dei Motorhead è un album che merita di essere ascoltato, soprattutto da chi ama l'heavy metal e il rock 'n' roll. Sebbene non sia il loro miglior lavoro, è comunque un'opera importante per capire il valore storico di questa band che ha fatto la storia della musica. Nonostante ciò, resta sempre la devozione verso i Motorhead e il loro indimenticabile leader Lemmy Kilmister.