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Artista: Brian Wilson Album: I Just Wasn't Made for These Times


Anno: 1995
Tempo: 0:0-1

La recensione critica dell'album I Just Wasn't Made for These Times di Brian Wilson


Buongiorno amanti della musica! Oggi voglio parlarvi dell'album I Just Wasn't Made for These Times del leggendario artista musicale Brian Wilson. Per chi non lo conoscesse, Brian Wilson è un musicista, cantautore e produttore discografico americano, famoso anche per essere uno dei membri fondatori dei Beach Boys. I Just Wasn't Made for These Times è stato pubblicato nel 1995 e rappresenta un interessante tentativo dell'artista di esplorare nuovi orizzonti musicali. Con questo album, infatti, Brian Wilson si allontana dal suono classic rock e si avvicina maggiormente alla psichedelia e al rock sperimentale. Ecco la mia recensione critica dell'album.
L'album si apre con il brano omonimo I Just Wasn't Made for These Times, una canzone struggente e introspettiva che racconta la difficoltà dell'artista di sentirsi a suo agio nell'epoca moderna. La potente voce di Brian Wilson è messa in risalto dalla traccia musicale che è fatta di atmosfere ipnotiche e malinconiche. La seconda canzone This Whole World è una rielaborazione della canzone del 1967, dove l'artista si cimenta in un ritmo surfista e in una base più tradizionale del suo genere musicale.
La terza canzone, Don't Talk (Put Your Head On My Shoulder), è una delle perle dell'album. La canzone inizia con un piano molto delicato e si arricchisce lentamente di altri strumenti, fino a diventare un capolavoro di bellezza e dolcezza. Il quarto brano,I'm Waiting for the Day, è una canzone che diventa sempre più energica e vivace, ma non riesce a ridare la brillantezza musicale dei Beach Boys.
La quinta canzone, Let's Go Away for Awhile, è molto particolare ed è un omaggio alla psichedelia. La canzone non ha testo ma è un'esperienza musicale in grado di trasportare il pubblico in un mondo di malinconia e affetto. Le tracce successive sono perfette per lasciarsi andare e cullarsi con la loro dolce musica, dei piccoli capolavori come Caroline, No e Wouldn't It Be Nice, dove l'artista cerca di raccontare le proprie esperienze, emozioni e sentimenti.
In conclusione, I Just Wasn't Made for These Times è un album che ha un incanto particolare e che mostra la capacità creativa dell'artista di esplorare altri stili e generi musicali, ma che non riesce a eguagliare le perfezioni del passato. Nonostante tutto, i brani presenti nell'album sono stati accolti calorosamente sia dalla critica che dai fan e sono diventati parte del patrimonio musicale di Brian Wilson. Consiglio questo album agli amanti della psichedelia e della sperimentazione musicale, ma anche a chi vuole scoprire l'evoluzione del grande artista americano.