Artista: Orchestral Manoeuvres in the Dark Album: History of Modern
Anno: 2010Tempo: 0:0-1
Una critica dell'album History of Modern degli Orchestral Manoeuvres in the Dark
Gli Orchestral Manoeuvres in the Dark o OMD sono un gruppo musicale inglese, nato negli anni '80. La band è composta da Andy McCluskey e Paul Humphreys, il cui stile musicale è una fusione di synthpop, new wave e musica elettronica. Il gruppo era molto popolare negli anni '80, grazie a canzoni come Enola Gay, Maid of Orleans e Joan of Arc. Nel 2010, gli OMD pubblicarono l'album History of Modern. In questo blog post, daremo un'occhiata all'album e alla band, descrivendo le migliori canzoni e il contesto in cui è stato creato. Inoltre, metteremo in luce le criticità dell'album e della band.
History of Modern fu pubblicato nel 2010, ed è stato l'album di ritorno degli OMD dopo una lunga pausa di 14 anni. L'album si distingue dalle precedenti pubblicazioni della band, essendo stato registrato con l'obiettivo di sonorità più moderne mentre ricrea anche le significative impronte stilistiche della band. Gli OMD ci regalano un'interessante miscela di synthpop ed elettronica, che si sposa perfettamente con testi evocativi e di grande impatto emotivo. History of Modern è anche stato inspirato dalla crisi economica globale. Qusto album, grazie al suo eclettismo, è stato accolto positivamente.
Tra le migliori canzoni dell'album, spiccano The Future Will Be Silent, History of Modern (Part 1) e New Holy Ground. Sister Marie Says è un'altro brano notevole di questo album, che racconta la storia di una suora che critica la scarsa attenzione riservata ai poveri. La combinazione di melodie accattivanti e musica evocativa rendono l'album piacevole all'ascolto.
Tuttavia, molte critica promossero l'album , non tutti lo apprezzavano. Ci sono state alcune critiche riguardo il fatto che History of Modern sia troppo formato per il mercato, e quindi meno innovativo rispetto ai precedenti album. The Guardian ha descritto l'album come un'esplosione del passato degli OMD, mentre sintetizzatori tintinnanti e canzoni orecchiabili riecheggiano le glorie passate della band.
L'altra critica riguarda il fatto che gli OMD abbiano cercato di ricalcare la musica nella stessa galassia artistica degli anni '80. Di conseguenza, l'album è piuttosto nostalgico e non è sempre facile per gli ascoltatori che non sono affezionati ai vecchi suoni della band, apprezzarlo.
Nonostante i difetti, History of Modern degli OMD è un album che deve essere ascoltato. Se sei un fan di OMD e ami la musica degli anni '80, molto probabilmente apprezzerai l'album. Se invece non sei ancora un fan della band, potrebbe essere difficile trovare i suoni moderni e innovativi che potrebbero attirare la tua attenzione. L'album ha comunque un forte impatto emotivo, con testi che trattano questioni socio-economiche che sono sempre attuali. In conclusione, History of Modern di OMD è un album che può essere apprezzato sia per il suo lato nostalgico che per le sue sonorità moderne adattabili al presente.
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