Artista: Echo And The Bunnymen Album: Flowers
Anno: 2001Tempo: 0:0-1
Una critica dell'album Flowers degli Echo and the Bunnymen
Gli Echo and the Bunnymen sono una band post-punk inglese, formatasi nel 1978 a Liverpool. La band era composta da Ian McCulloch alla voce, Will Sergeant alla chitarra, Les Pattinson al basso e Pete de Freitas alla batteria. Tra i loro album più noti c'è sicuramente Flowers, pubblicato nel 2001. In questo blog post andremo a esaminare il contesto in cui è nato l'album, le sue migliori canzoni e le critiche che ha ricevuto.
Flowers venne pubblicato nel 2001 dalla London Records. Si tratta dell'ottavo album della band e venne registrato a Bath con il produttore Hugh Jones. Flower è stato senza dubbio uno dei loro album più sperimentali ed è stato accolto da recensioni generalmente positive. La band si era riunita dopo una lunga pausa, e si vedeva che avesse voglia di fare nuova musica.
Le migliori canzoni di Flowers includono King of Kings, Make Me Shine e It's Alright, una cover di una canzone dei The Doors. King of Kings è stata una scelta coraggiosa per un singolo, poiché è una canzone molto lunga e molto intensa. Make Me Shine è più orecchiabile, grazie alle chitarre spinte in avanti e alla voce di Ian McCulloch. It's Alright ospita una straordinaria performance vocale di McCulloch e l'armonica di Ray Manzarek dei The Doors.
L'album, tuttavia, non è stato privo di critiche. Alcuni fan storici della band lo hanno giudicato meno riuscito rispetto ai loro lavori precedenti. Altri hanno sottolineato il fatto che il suono di Flowers era molto diverso e meno cupo rispetto a molte delle precedenti canzoni degli Echo and the Bunnymen. Alcune persone hanno anche criticato la scelta di Ian McCulloch di continuare a fare musica con gli Echo and the Bunnymen, invece di dedicarsi a una carriera solista.
In generale, Flowers è un album interessante e intrigante, che dimostra che gli Echo and the Bunnymen avevano ancora la capacità di creare musica avvincente e sperimentale. Tuttavia, non tutti i fan della band apprezzeranno questo lavoro, poiché il sound è molto diverso dal solito. Detto questo, Flowers rappresenta comunque una piacevole sorpresa per chiunque abbia voglia di ascoltare musica nuova e avvincente dai veterani del post-punk.
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