Artista: The Future Sound of London Album: Environments II
Anno: 2008Tempo: 0:0-1
Una critica all'album Environments II di The Future Sound of London
Il genere musicale ambient è uno dei più suggestivi e affascinanti del panorama musicale moderno. Esso, infatti, cerca di creare un'atmosfera sonora avvolgente e coinvolgente, che conduca l'ascoltatore in un viaggio sensoriale alla scoperta di nuovi mondi. Tra gli artisti più rappresentativi di questo genere troviamo i The Future Sound of London, che nel 1995 realizzarono l'album Environments II. In questo post, analizzeremo questo album in ogni suo dettaglio, esaminando il contesto in cui nacque, le migliori canzoni presenti e le critiche mosse all'artista.
The Future Sound of London è un duo musicale inglese composto da Garry Cobain e Brian Dougans, attivi sin dal 1988. Il loro stile musicale spazia tra ambient, techno, IDM e trip hop, mescolando suoni elettronici ad atmosfere evocative ed eteree. La loro musica è stata decisamente innovativa e visionaria, arrivando a influenzare molti artisti del genere.
L'album Environments II venne pubblicato nel 1995, all'epoca della più grande esplosione dell'ambient come genere musicale. Esso si presenta come un'opera complessa, costituita da molteplici tracce che si ergono come capitoli di un unico racconto sonoro. All'interno di queste tracce si utilizzano suoni di diverse sorgenti, dai campionamenti di voci a quelli di rumori urbani, dal suono di chitarre ad archi elettronici, con l'aggiunta di effetti o di filtri.
Tra le migliori canzoni di Environments II troviamo: A Study of Six Guitars, un brano che apre l'album con un riverbero di note veloci che evocano un senso di movimento e di transizione; The Lovers, una canzone malinconica e delicata, capace di far affiorare sensazioni di nostalgia e di tenerezza; The Empty Land, un brano monumentale e maestoso, in cui si fondono sonorità epiche e toni cupi e drammatici.
Ciononostante, non manca qualche nota critica sia all'album che all'artista. Infatti, alcuni critici hanno espresso il loro disappunto nei confronti dello stile musicale dei The Future Sound of London, che potrebbe apparire troppo sperimentale e poco accessibile rispetto a quello di altri artisti del genere. Inoltre, proprio l'estrema complessità di Environments II potrebbe rappresentare un drawback per gli ascoltatori, che potrebbero trovare difficoltà nel seguire il racconto sonoro e nel cogliere la diversità dei suoi elementi.
In conclusione, Environments II è un album che suscita sentimenti contrastanti in chi lo ascolta. Da una parte, esso rappresenta una pietra miliare nell'evoluzione del genere ambient e la sua complessità e varietà sonora lo rendono un'esperienza sensoriale fuori dal comune. Dall'altra parte, esso potrebbe apparire troppo sperimentale e poco accessibile per alcuni ascoltatori. In ogni caso, questo album rappresenta un'opera che merita di essere ascoltata e apprezzata per la sua originalità e innovazione.
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