Artista: The Stranglers Album: Dreamtime
Anno: 1986Tempo: 0:0-1
Una critica de Dreamtime di The Stranglers
The Stranglers è una band britannica ancora attiva oggi, che ha fatto la sua prima apparizione sulla scena musicale nel 1974. La loro musica è stata descritta come un mix di punk, rock e new wave. Uno dei loro album più famosi è il loro sesto studio album Dreamtime, che è stato pubblicato nel 1986. In questa recensione esploreremo l'album di The Stranglers ed esamineremo alcune delle sue tracce più interessanti e discuteremo delle critiche che ha ricevuto.
Per poter comprendere meglio perché Dreamtime ricevette molte critiche, è importante capire il contesto in cui l'album fu pubblicato. Alla fine degli anni '80, la musica dance stava diventando molto popolare. L'album di The Stranglers uscì in un periodo in cui molte band stavano cercando di adattarsi al nuovo sound per poter sopravvivere. Molti fan rimasero delusi dal fatto che questa band punk rock inglese aveva abbandonato il loro suono per fare qualcosa di più commerciale. Nice in Nice e Big in America sono due tracce che riflettono questo cambiamento di sound.
Nonostante le critiche ricevute, ci sono alcune canzoni nell'album che meritano sicuramente una menzione. Always the Sun è una canzone molto popolare che ha avuto un grande successo nel Regno Unito. Ha una melodia molto orecchiabile e testi piuttosto profondi. Ghost Train è un'altra traccia interessante che ha un sound molto anni '80 e un ritmo piuttosto piacevole.
C'è stato anche qualche critica diretta all'artista, una di queste è stata la decisione di sostituire Hugh Cornwell con John Ellis alla chitarra. La band ha cercato di spiegare che questa decisione era stata presa in quanto Cornwell non aveva più la giusta ispirazione. A completare il sound della band, la presenza del tastierista Dave Greenfield rende l'album anche più unico.
In generale, l'album Dreamtime di The Stranglers è stato definito un fallimento commerciale, ma con il senno di poi, alcune tracce mostrano che la band aveva ancora qualcosa da dire artisticamente. È evidente che avevano bisogno di sperimentare nuovi suoni per evolversi, il che può non essere andato a genio ai fan più fedeli.
In conclusione, Dreamtime di The Stranglers è stato un album controverso. Mentre la band cercava di adattarsi a una nuova era musicale, ci sono alcune canzoni che meritano sicuramente una menzione. Nonostante tutte le critiche, la band è continuata a fare della buona musica e hanno continuato ad evolversi nel tempo. In definitiva, questo album segna una tappa nella carriera della band britannica, non necessariamente negativa.
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