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Artista: Chicks on Speed Album: Chicks on Speed Will Save Us All!


Anno: 2000
Tempo: 0:0-1

Chicks on Speed Will Save Us All! Recensione Critica


Dalle rivoluzionarie scene techno-punk di Monaco di Baviera arriva un gruppo musicale che ha fatto parlare di sé sin dalla loro formazione: le Chicks on Speed. Questo intrigante duo electroclash, costituito da Alex Murray-Leslie e Melissa Logan, ha suonato dal vivo in giro per il mondo, prodotto dischi innovativi e creato una vera e propria scena indipendente.
Il loro album del 2003, Chicks on Speed Will Save Us All!, ha ricevuto numerosi consensi critici, riuscendo ad affacciarsi con successo nella scena musicale alternative. In questa recensione, esploreremo il sound del duo, le canzoni del loro album e forniremo una valutazione della loro performance.
L'album Chicks on Speed Will Save Us All! è una miscela di suoni che spaziano dal punk all'elettronica, passando per il pop e la performance art. Ciò che lo caratterizza è sicuramente l'energia e la creatività del duo, che utilizzano un vasto assortimento di strumenti elettronici, samples, loop, ritmiche e vocalizzazioni.
Il primo brano, We Don't Play Guitars, ci introduce subito nell'emozionante mondo musicale delle Chicks on Speed. Il pezzo inizia con un rullare di tamburi per poi passare ad un'esplosione di giri di basso, sintetizzatori, un coro, e le voci stridule del duo. Si tratta di uno dei pezzi più riusciti del disco, con un ritmo incalzante e un testo che celebra l'elettronica.
In Wordy Rappinghood, le Chicks on Speed esplorano l'arte del campionamento, riprendendo un pezzo dei Tom Tom Club degli anni '80 e mescolandolo con un beat accattivante, suoni distorti e voci alterate. È una ricetta vincente che rende questo brano un ibrido tra rock elettronico, hip-hop e reggae, sempre sotto l'egida del loro sound inconfondibile.
La title track Chicks on Speed Will Save Us All! è un inno al potere liberatorio della musica, come il ritornello afferma: le Chicks on Speed ci salveranno tutti!. Il brano ha un sound molto punk, accompagnato da un refrain orecchiabile e ritmato dalla chitarra elettrica. È un inno per la libertà di espressione e il piacere di suonare la musica che si ama.
Shick Shaving è uno dei pezzi sperimentali dell'album, che vede il duo giocare con una base minimalista e suoni metallici. Con questa canzone, le Chicks on Speed esplorano la denuncia della conformatività sociale, simboleggiata dalla pratica quotidiana della rasatura. Il testo è breve e ripetitivo, ma il sound è affascinante e suggestivo.
Il brano finale, Culture Vulture, è un attacco alla società del consumo, in cui gli artisti sono spesso sfruttati e utilizzati come culture-vultures, un termine inglese per descrivere coloro che abbracciano la cultura pop solo per tornaconto personale. Il brano è forse meno riuscito degli altri, con un ritmo ripetitivo e un testo leggermente troppo enfatico.
Il brano finale, Culture Vulture, è un attacco alla società del consumo, in cui gli artisti sono spesso sfruttati e utilizzati come culture-vultures, un termine inglese per descrivere coloro che abbracciano la cultura pop solo per tornaconto personale. Il brano è forse meno riuscito degli altri, con un ritmo ripetitivo e un testo leggermente troppo enfatico.
In conclusione, Chicks on Speed Will Save Us All! è un album altamente sperimentale e innovativo che racchiude molte delle tematiche fondamentali del punk e dell'elettronica. Il duo riesce a mescolare sapientemente stili e generi musicali, creando una sound che risulta originale e coinvolgente. Ciò che rende il lavoro delle Chicks on Speed così interessante e provocatorio è la loro capacità di mettere in discussione i confini della musica convenzionale e di creare una loro scena indipendente, libera da etichette e stereotipi. Inoltre, le Chicks on Speed si sono dimostrate delle vere e proprie artiste poliedriche, capaci di spaziare tra la musica, la moda, l'arte e la performance art. Si tratta di un album da gustare con attenzione, magari accompagnato da una bella tazza di tè e da una mente aperta e curiosa.