Artista: Ben Harper Album: Welcome to the Cruel World
Anno: 1994Tempo: 0:0-1
La recensione critica di Welcome to the Cruel World di Ben Harper
Ben Harper è un cantautore americano che ha ottenuto il successo internazionale nel 1994 con l'uscita del suo album Welcome to the Cruel World. L'album è stato definito un classico della musica folk e blues, grazie alla sua miscela di sonorità acustiche e messaggi socialmente impegnati. In questo articolo esploreremo le migliori canzoni di Welcome to the Cruel World, daremo una descrizione del genere musicale e del gruppo, e infine ti darò la mia opinione critica.
Welcome to the Cruel World è un album principalmente acustico che mescola influenze blues, folk e reggae. L'album ha un focus sulle tematiche sociali come la lotta per la pace, le disuguaglianze sociali e i diritti dei nativi americani. Ben Harper è accompagnato da una band di backing formata da leoni della sessione come il percussionista david leuschner, il bassista Juan Nelson e il batterista Dean Butterworth. La collaborazione con questa band Porterà ad un album straordinariamente fresco e coinvolgente che dimostra il profondo rispetto della band per il blues e la musica roots americana.
Tra le canzoni dell'album, la traccia principale Welcome to the Cruel World è un inno contro le disuguaglianze sociali e la povertà. Questa canzone inizia con una melodia acustica e poi si trasforma lentamente in una ballata intensa e coinvolgente. Forever, un'altra hit del disco, è una canzone d'amore struggente che presenta un assolo di slide guitar memorabile. Ground on Down è una ode alla vita del bluesman ed il suo comune senso del pianto. Queste tre canzoni rappresentano il miglior lavoro di Ben Harper.
Sebbene Welcome to the Cruel World sia un album di qualità elevata, ci sono alcune canzoni che risultano meno interessanti rispetto ad altre. Ad esempio, Mama's Got a Girlfriend Now è una canzone un po' troppo schietta che non riesce a coinvolgere come le altre. Don't Take That Attitude To Your Grave adotta una formula acustica tradizionale, ma alla fine non riesce a convincere come le altre rimanendo un po' troppo fumoso.
Welcome to the Cruel World di Ben Harper è un album straordinario che vale la pena ascoltare per gli amanti del blues, del folk e della musica roots americana. Il messaggio sociale di Harper è provocatorio e coinvolgente, mentre la sua abilità musicale è eccezionale. Sebbene alcune canzoni non siano impeccabili, l'album nel suo complesso rappresenta una pietra miliare della musica moderna. Consiglio vivamente di ascoltarlo.
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