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Artista: Bananarama Album: Viva


Anno: 2009
Tempo: 0:0-1

L'album 'Viva' dei Bananarama: una retrospettiva sulle loro migliori canzoni


Quando si parla di musica pop degli anni '80, non si può certo ignorare il gruppo musicale femminile inglese Bananarama. Grazie a canzoni orecchiabili, testi divertenti e un'immagine fresca e vivace, il gruppo ha conquistato il mondo intero, diventando una delle band pop più iconiche di tutti i tempi. In questo articolo, ci concentreremo sull'album Viva dei Bananarama, uscito nel 2009, offrendo una panoramica delle sue migliori canzoni, del contesto in cui è nato e alcune critiche all'album e alla band.

Bananarama è stato fondato nel 1979 da tre amiche adolescenti, Keren Woodward, Siobhan Fahey e Sara Dallin, che hanno deciso di unire le loro voci e la loro passione per la musica. Il loro stile era una miscela di pop e new wave, con melodie semplici e ritmi ballabili. Nel corso degli anni, la band ha prodotto una serie di hit di successo, tra cui Venus, Cruel Summer e Love in the First Degree, che sono rimaste delle canzoni pop senza tempo.

L'album Viva, pubblicato nel 2009, rappresenta il nono lavoro del gruppo e la loro carriera inizia così a maturare. L'album riflette la loro passione per il pop classico e per la musica dance, insieme al loro stile personale e alle loro influenze. Le canzoni pop-rock catchy sono un mix di energie, riff chitarristici spigolosi e condite da una buona dose di elettronica. La voce di Sara Dallin regge il tutto, supportata da quella di Keren Woodward e un'ampia varietà di arrangiamenti.

In termini di brani, le migliori canzoni di Viva sono diverse. Tra queste, Love Comes, Seventeen, Twisting, e Rapture sono probabilmente le più riuscite. Ogni canzone ha una sua particolarità, ma il comune denominatore sono le sonorità pop-rock e dance che caraterizzano l'intero album. Anche se risulta evidente dall'ascolto che il gruppo non aveva più la stessa freschezza e vivacità del passato, gli arrangiamenti potenti e l'elettronica di questo album sono un omaggio al loro stile e alla loro carriera.

Il contesto in cui l'album è nato è diverso rispetto ai predecessori, anche se in linea con le tendenze del tempo. Al momento della sua uscita, infatti, gran parte della musica pop era influenzata da sonorità electro e house, e il gruppo ha voluto mostrare la loro capacità di adattarsi all'evoluzione musicale. La produzione è stata affidata a Ian Masterson, con la partecipazione di alcuni esperti del settore, come Richard X.

Inevitabilmente, ci sono state anche alcune critiche all'album e alla band stessa. Molti critici hanno sottolineato che l'album non è all'altezza degli standard che Bananarama aveva raggiunto nel passato, mancando dell'energia e dello stile degli anni '80. Tuttavia, è anche vero che l'album comprende alcune delle loro migliori canzoni dell'ultima fase discografica, che non si possono negare l'essere orecchiabili.

In conclusione, l'album Viva dei Bananarama ha rappresentato il nono lavoro della band femminile inglese, che in questo caso ha cercato di adattarsi alle tendenze musicali del tempo, mescolando il loro stile personale con nuove sonorità dance ed electro. Anche se non si può negare il fatto che il gruppo non avesse più la stessa freschezza degli anni '80, l'album è comunque pieno di canzoni orecchiabili, in grado di far ballare e cantare chiunque. In sintesi, qualsiasi fan della musica dance e pop degli anni '80 può trovare in questo album qualcosa che vale la pena ascoltare e riascoltare.