Artista: John Lee Hooker Album: Tourist
Anno: 2000Tempo: 0:0-1
Una critica dell'album Tourist di John Lee Hooker
Nell'universo della musica blues, John Lee Hooker rappresenta un punto di riferimento fondamentale, non solo per la sua tecnica di chitarrista blues, ma anche per la sua inimitabile voce. Il cantautore di Tunica, Mississippi, ha registrato oltre 100 album nella sua carriera e alcune delle sue canzoni sono diventate dei classici del genere.
Nel 1991, Hooker ha pubblicato l'album Tourist, un lavoro che ha ottenuto pareri contrastanti dalla critica e dagli appassionati di blues. Nel nostro post di oggi, analizzeremo da vicino questo lavoro, prestando attenzione a quelle che sono state le critiche più comuni, ma anche alla qualità delle canzoni presenti nell'album.
Per comprendere il contesto dove è nato l'album Tourist, dobbiamo considerare il periodo in cui John Lee Hooker lo ha registrato. Siamo negli ultimi anni del secolo scorso ed il blues, in particolare quello elettrico, ha perso molto terreno rispetto ai generi che stanno emergendo al tempo, come l'hip hop o il grunge. Tourist rappresenta dunque un tentativo di Hooker di rinnovare il proprio repertorio per rimanere al passo coi tempi.
Partiamo dalle due canzoni che aprono l'album: I'm In The Mood e Crawlin' King Snake. La versione della prima canzone presente in Tourist è leggermente differente rispetto a quella che aveva inciso nel 1951, ma il pezzo resta sempre di grande impatto e ci fa apprezzare la voce rugosa del cantautore. Crawlin' King Snake è invece una delle canzoni classiche di Hooker, che però in questa versione viene resa meno potente rispetto alle incisioni precedenti.
Tra le altre tracce degne di nota, c'è The Healer, una canzone che vede la partecipazione di Santana alla chitarra elettrica. La voce di Hooker si fonde perfettamente con le note della chitarra di Santana, dando vita ad un pezzo di grande fascino. Altro brano da segnalare è Chill Out (Things Gonna Change), una canzone che vede la collaborazione dell'harmonicista Charlie Musselwhite. Chill Out fa parte delle canzoni più impegnate sull'album dal punto di vista dei testi.
Tuttavia, l'album Tourist è stato ampiamente criticato dalla critica specializzata e dai fan di Hooker. Alcuni sostengono che l'artista abbia scelto di abbandonare completamente il suo stile classico per avvicinarsi ad un pubblico più ampio. Non mancano, inoltre, commenti negativi sulla qualità della produzione dell'album, che viene ritenuta troppo commerciale e poco curata dal punto di vista tecnico.
In conclusione, l'album Tourist di John Lee Hooker rappresenta un punto di svolta nella carriera dell'artista che ha cercato di rinnovarsi per restare al passo coi tempi. Nonostante le critiche molto negative, Tourist contiene alcune perle che meritano sicuramente di essere ascoltate. Se siete appassionati di blues o di John Lee Hooker, vi consiglio di ascoltare questo album, prendendolo per quello che è: un esperimento compiuto da un artista che ha saputo toccare le corde giuste della nostra anima con la sua musica intensa e passionale.
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