Artista: Sarah Vaughan Album: The Magic of Sarah Vaughan
Anno: 1959Tempo: 0:0-1
Una critica dell'album The Magic of Sarah Vaughan
Sarah Vaughan è stata una delle grandi voci jazz del XX secolo, conosciuta per la sua impressionante estensione vocale e le sue sfumature timbriche. Il suo album The Magic of Sarah Vaughan è un'opera iconica che riunisce alcuni dei suoi pezzi più conosciuti e amati. In questo articolo analizzeremo il contenuto dell'album, le origini delle canzoni e daremo una critica articolata sul lavoro dell'artista.
The Magic of Sarah Vaughan è un album che merita di essere ascoltato in modo attento. Si tratta di una delle mostre più espressive della capacità della Vaughan di armonizzare la sua bellissima voce con il tono sfumato del trombone di J.J. Johnson. Lullaby of Birdland è una delle canzoni più famose dell'album, caratterizzata dallo scintillante sax di Cannonball Adderley e dal pianismo energico di Wynton Kelly. La Vaughan è in piena forma in questa interpretazione, dimostrando di avere un controllo totale della voce.
Un'altra canzone degna di nota è April in Paris, un pezzo classico della canzone d'autore francese che è stato riproposto in chiave jazz. In questa versione, l'interpretazione della Vaughan è intensa e appassionata, dimostrando la sua padronanza della tecnica vocale. Segue poi Just in Time, una canzone scritta dal compositore Jule Styne che divenne famosa grazie alle interpretazioni del jazzista Tony Bennett. La versione di Vaughan è un'altra esibizione di grande intelligenza musicale e di capacità di interpretazione.
The Magic of Sarah Vaughan è stato originariamente pubblicato nel 1958, quando il jazz stava vivendo una sorta di rivoluzione. Questa è stata l’era di capolavori come Kind of Blue di Miles Davis, The Shape of Jazz to Come di Ornette Coleman, e Time Out di Dave Brubeck. Questo contesto musicale ha contribuito a creare un'opera come l'album di Vaughan, con la sua tendenza alla sperimentazione che si fonde con il virtuosismo tecnico.
Tutto considerato, The Magic of Sarah Vaughan è un album straordinario che merita di essere riprodotto con attenzione. È una dimostrazione della bellezza del jazz e del potere della voce umana, e una testimonianza del talento eccezionale di una delle più grandi artiste del ventesimo secolo. Non mancano però i difetti: alcuni critici hanno notato che l'album potrebbe non soddisfare completamente gli amanti del jazz purista, poiché la Vaughan sperimenta con arrangiamenti e stili, ma questo non toglie il valore complessivo dell'opera.
In sintesi, The Magic of Sarah Vaughan è un album che dimostra la grandezza di un artista eccezionale in uno dei periodi più creativi del jazz. La raccolta di pezzi come Lullaby of Birdland, April in Paris, e Just in Time è una testimonianza della padronanza tecnica della Vaughan e della sua capacità di interpretare i classici in modo personale. Sebbene a qualcuno non possa piacere il suo stile sperimentale, resta indubbio che l'album fa parte del canone del jazz vocale e che la sua bellezza non può essere messa in discussione.
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