Artista: Procol Harum Album: Shine on Brightly
Anno: 1968Tempo: 51:54
Una critica dell'album Shine on Brightly di Procol Harum
Procol Harum è un celebre gruppo musicale inglese del genere rock progressivo e rock psichedelico. Attiva dal 1967, la band ha incantato milioni di fan con le sue trame melodiche altamente emotive e coinvolgenti. Il loro album del 1968, Shine on Brightly, è stato uno dei loro maggiori successi, classificandosi tra i primi dieci in Gran Bretagna. In questo post, analizzeremo alcune delle migliori canzoni dell'album e daremo una visione critica sull'artista e sulla sua opere musicali.
Il primo brano dell'album, Quite Rightly So, è un tributo al celebre chitarrista Jimi Hendrix. La canzone è un'elegia commovente che trasuda rispettivamente il senso del dolore e dell'amore per l'arte. The Milk of Human Kindness invece, è un brano fortemente creative con progressioni di chitarra stridenti e potenti assoli di organo. È un brano lirico con temi filosofici e esistenziali che si combinano con l'atmosfera surreale e onirica.
Il titolo dell'album, Shine on Brightly, è la terza traccia del disco, con uno stile orchestrale combinato con la potenza dell'organo di Matthew Fisher. La canzone vede il cantante Gary Brooker in piena espressione della sua arte con una potenza emozionale che tocca il cuore degli ascoltatori. Vestita di bianco è una canzone malinconica che parla di una ragazza che si prepara per il matrimonio. La triste bellezza della melodia è insita nella profondità della serie di accordi elettrizzanti.
Homburg, una delle tracce più memorabili dell'album, è stato un grande successo in Gran Bretagna. Qui Brooker fa una grande performance vocale con una melodia altamente orecchiabile e commovente. Infine, In Held Twas I, la lunga suite di 17 minuti che occupa tutto il lato B dell'album, è un'opera di pura creatività inesplicabile. È un brano molto impegnativo ma anche molto gratificante per l'ascoltatore attento.
Pur non essendo un album perfetto, Shine on Brightly rimane uno dei dischi più importanti e amati di Procol Harum. Tuttavia, critiche di popolari critici musicali sottolineano l'idea che l'album non abbia completamente raggiunto il suo potenziale e che alcune tracce risultino vanamente eccessive. Alcuni critici hanno inoltre commentato che la band doveva sviluppare ulteriormente il loro stile, e che l'album appariva un po' troppo datato.
In finale, Shine on Brightly rimane comunque un album apprezzato dagli appassionati del rock progressivo, specialmente per la sua sfumatura lirica mescolata con le progressioni armoniche psichedeliche dell'organo e della chitarra. Se siete fan di questa band, è sicuramente un album da ascoltare. Per i detrattori del genere, invece, l'album potrebbe non essere per tutti i gusti. In ogni caso, Procol Harum è una band iconica nel panorama musicale inglese e Shine on Brightly è un degno rappresentante del loro vasto repertorio artistico.
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