Artista: Thin Lizzy Album: Shades of a Blue Orphanage
Anno: 1972Tempo: 0:0-1
Shades of a Blue Orphanage di Thin Lizzy: Il capolavoro misconosciuto dell'art rock
Ci sono album che resistono alla prova del tempo, che restano impressi nella memoria degli ascoltatori anno dopo anno nonostante non abbiano mai raggiunto le vette delle classifiche o non siano diventati icone pop della cultura di massa. Shades of a Blue Orphanage di Thin Lizzy è uno di questi, un capolavoro misconosciuto del rock d'autore che ha influenzato generazioni di musicisti e che ancora oggi suscita ammirazione e interesse tra i critici musicali. In questo articolo esploreremo la storia dell'album, le migliori canzoni e il contesto in cui è nato, cercando di capire perché questo lavoro sia così importante per la storia della musica rock.
Thin Lizzy è uno dei gruppi più interessanti e innovativi degli anni '70, un mix di rock duro, blues e folk irlandese che li ha resi famosi in tutto il mondo. Fondato da Phil Lynott, bassista, cantante e autore delle canzoni del gruppo, Thin Lizzy ha avuto una serie di successi negli anni '70 e '80, tra cui The Boys Are Back in Town, Whiskey in the Jar e Jailbreak. Tuttavia, Shades of a Blue Orphanage è un album diverso dalle altre opere della band, un lavoro più introspettivo e sperimentale che ha segnato il passaggio del gruppo a sonorità più art rock.
L'album è stato registrato nel 1972, durante un tour negli Stati Uniti, e pubblicato l'anno successivo. Il titolo è ispirato alla canzone The Rise and Dear Demise of the Funky Nomadic Tribes, uno dei brani più famosi dell'album, che racconta la storia di una tribù nomade in cerca di una nuova casa. Shades of a Blue Orphanage è un lavoro molto vario, che alterna canzoni acustiche e ballate più lente a brani rock più duri e aggressivi. La produzione raffinata e la maestria dei musicisti sono evidenti in ogni traccia, creando un'atmosfera malinconica e piena di pathos che caratterizza l'intero album.
Le migliori canzoni dell'album includono The Rise and Dear Demise of the Funky Nomadic Tribes, Sarah, Buffalo Gal, Call the Police e Shades of a Blue Orphanage. Ciascuna di queste canzoni è un gioiello a sé stante, con un sound unico e una grande intensità emotiva. Sarah, ad esempio, è una ballata malinconica che racconta la storia di un amore perduto, mentre Buffalo Gal è un rock adrenalinico che descrive la vita dei cercatori d'oro americani.
Molte critiche hanno elogiato Shades of a Blue Orphanage come uno dei capolavori misconosciuti del rock d'autore, paragonandolo ai lavori di artisti come Nick Drake, Tim Buckley e Jimi Hendrix. Tuttavia, l'album non ha avuto un grande successo commerciale al momento della pubblicazione, forse a causa della scelta di abbandonare le sonorità più tradizionali della band. Nonostante ciò, Shades of a Blue Orphanage è ancora oggi considerato uno dei lavori più importanti e influenti della carriera di Thin Lizzy.
Conclusion: In conclusione, Shades of a Blue Orphanage di Thin Lizzy è un album imperdibile per tutti gli appassionati di rock d'autore e di sperimentazione musicale. Le canzoni sono uniche e coinvolgenti, la produzione è raffinata e il sound è innovativo e suggestivo. Nonostante non sia stato un grande successo commerciale al momento della pubblicazione, l'album ha resistito alla prova del tempo ed è ancora oggi una pietra miliare della cultura musicale mondiale. Se non l'avete ancora ascoltato, fatevi un favore e recuperatelo subito: ne vale la pena.
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