Artista: Nat King Cole Album: Route 66
Anno: 2002Tempo: 0:0-1
La critica dell'album Route 66 di Nat King Cole: riflessioni sull'artista e sul suo capolavoro
Nat King Cole è uno dei più grandi artisti della storia della musica americana. Cantante ma anche uno dei più grandi pianisti jazz, Cole raggiunse fama internazionale grazie alla sua voce calda e coinvolgente, che lo rese uno dei cantanti più apprezzati del '900. Nel 1961, l'artista lanciò l'album Route 66, un lavoro che ebbe un grande successo in tutto il mondo e che rimase nella storia della musica americana. In questo post, ci concentreremo in particolare su questo album, analizzando la sua genesi, le migliori canzoni e le critiche più importanti ad esso legate.
Route 66 è stato pubblicato nel 1961, quando Cole aveva ormai superato i 40 anni ma la sua fama non aveva ancora raggiunto il suo apice. L'album, che prende il nome dall'omonima strada che attraversa gli Stati Uniti da ovest a est, rappresentò un momento di grande successo per l'artista, che finì per ottenere anche una propria serie televisiva. Le canzoni dell'album spaziano dal jazz alla musica popolare, passando per alcune ballate intime e coinvolgenti. Una delle migliori tracce del disco è sicuramente Get Your Kicks on Route 66, una canzone che celebra la bellezza del viaggio e della scoperta, scritta da Bobby Troup nel 1946.
Un'altra canzone che ha segnato l'album è Sweet Lorraine, una ballata intima e commovente che parla dell'amore e della nostalgia. La voce di Cole, calda e coinvolgente, si fonde perfettamente con la musica e con i testi, che in questo caso prendono vita grazie alla penna di Mitchell Parish, autore di alcuni dei più grandi successi americani degli anni '30 e '40. Grazie alla sua grande abilità di interpretazione, Nat King Cole riesce a infondere grande emozione in ogni canzone, senza mai sembrare sopra le righe o troppo melodrammatico.
Tuttavia, non tutte le canzoni dell'album hanno riscosso un grande successo di critica. Alcuni critici musicali hanno infatti accusato Cole di avere scelto un repertorio troppo eterogeneo e poco omogeneo, mischiando brani jazz ad altri popolari senza un reale filo conduttore. Inoltre, alcune delle canzoni scelte sembrano avere un testo un po' banale e poco originale, che non riesce a scalfire l'animo dell'ascoltatore.
In definitiva, l'album Route 66 di Nat King Cole rappresenta una testimonianza preziosa delle abilità vocali e musicali di un grande artista. Nonostante alcune critiche e qualche canzone che non ha saputo raggiungere l'apice della bellezza e della profondità, il disco resta un'opera fondamentale della musica americana del '900. Attraverso le sue canzoni, Cole riesce a raccontare storie di vita, di amore, di dolori, di viaggi, che riescono a coinvolgere l'ascoltatore a ogni nota. Se siete amanti del genere jazz e popolare e non avete ancora scoperto le bellezze di Route 66, non vi resta che ascoltarlo e lasciarvi coinvolgere dalle emozioni che solo la musica riesce a suscitare.
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