Artista: Big L Album: Lifestylez ov da Poor
Tempo: 53:29
Una critica dell'album Lifestylez ov da Poor di Big L
Big L, nome d'arte di Lamont Coleman, è stato uno dei rapper più importanti e influenti della East Coast degli anni '90. Il suo primo ed unico album in studio, Lifestylez ov da Poor, uscito nel 1995, è ritenuto una pietra miliare del rap. In questo post, andremo a scoprire i motivi del grande successo dell'album, con un'analisi delle migliori canzoni e una critica sulle scelte del rapper americano.
Il genere musicale di Big L è il rap, che alla fine degli anni '80 e all'inizio degli anni '90 era molto in voga, soprattutto negli Stati Uniti. Questa musica è caratterizzata da un ritmo particolare, che richiama l'hip hop e il beatbox, accompagnato da un testo parlato in rima, spesso con toni aggressivi e satirici. Il rap di Big L, in particolare, è molto crudo e violento, e spesso contiene tematiche scomode e controversie, come la droga, la violenza e il sesso.
Lifestylez ov da Poor è un album molto ben strutturato e corposo, composto da 15 tracce, con una durata di circa 45 minuti. Le migliori canzoni sono sicuramente Put It On, MVP, No Endz, No Skinz e Da Graveyard. In particolare, Put It On è la canzone simbolo dell'album, caratterizzata da un beat potente e da un testo aggressivo e satirico. MVP è un'altra canzone molto apprezzata, che sottolinea la bravura del rapper di Harlem. No Endz, No Skinz e Da Graveyard, invece, sono due canzoni molto esplicite, che parlano di droga e violenza.
Inoltre, l'album è stato pubblicato in un periodo particolare della storia degli Stati Uniti, caratterizzato dal boom economico e dalla crescita delle disuguaglianze sociali. La critica sociale presente nelle canzoni di Big L è proprio una denuncia di questa situazione, che ha colpito in particolare le comunità afroamericane e latine. Allo stesso tempo, l'album è stato in grado di rappresentare una sorta di colonna sonora per questi giovani, che cercavano una voce autentica e rappresentativa della loro realtà.
Tuttavia, nonostante le potenzialità dell'album, alcune scelte di Big L sono state criticate. In particolare, si è parlato della troppa presenza di tematiche di violenza e di sesso, spesso esplicite e non sempre necessarie per il messaggio che l'artista voleva trasmettere. Inoltre, alcuni critici hanno sottolineato l'uso eccessivo di rime banali, che spesso rendono la musica ridondante e noiosa.
In conclusione, Lifestylez ov da Poor di Big L è un album di culto per tutti gli appassionati di rap degli anni '90. La sua importanza risiede non solo nella bravura del rapper, ma anche nel contesto socio-culturale e storico in cui è stato pubblicato. Tuttavia, anche se l'album acquisisce molte qualità, non mancano criticità, che evidenziano la mancanza di equilibrio nella costruzione delle canzoni. In ogni caso, Big L resterà sempre come uno degli artisti più influenti e rilevanti nella storia del rap.
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