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Artista: The Pretenders Album: Last of the Independents


Anno: 1994
Tempo: 0:0-1

Una critica di Last of the Independents dei The Pretenders: Un album imperdibile?


I The Pretenders sono un gruppo rock britannico fondato negli anni '80. La band è composta dalla cantautrice e chitarrista Chrissie Hynde, dal chitarrista James Walbourne, dal bassista Nick Wilkinson e dal batterista Martin Chambers. Il loro sound è descritto come un mix di punk, new wave e rock, ottenendo un grande successo commerciale negli anni '80 e consolidando la loro reputazione come tra i più grandi artisti britannici del periodo. In questo post, esploreremo l'album Last of the Independents del gruppo, analizzando le sue principali canzoni e mettendo in discussione l'intera opera.

Last of the Independents è stato rilasciato nel 1994 ed è stato l'ultimo album in cui il batterista originale Martin Chambers ha suonato per i Pretenders. Il disco ha raggiunto la posizione 40 nella classifica degli album del Regno Unito ed è stato ampiamente considerato uno dei migliori album del gruppo nonché uno dei loro lavori più forti. I Pretenders fanno outing con un sound rinnovato, infatti questo album si presenta meno hard rock e più pop rispetto ai precedenti. La prima canzone dell'album, Hollywood Perfume, è stata scelta come singolo principale e ha raggiunto la posizione numero 25 della classifica, consolidando il successo della band.

Tra le migliori canzoni di Last of the Independents troviamo la traccia d'apertura Hollywood Perfume e Night in Mind. Queste due tracce rappresentano perfettamente l'energia e la passione che Chrissie Hynde trasmette. Inoltre, Money Talk e 977 sono canzoni che non possono passare inosservate, nonostante si discostino dal classico sound rock dei Pretenders. Chiunque ami folk e ballate d'amore, non può non apprezzare la canzone I'm a Mother che rappresenta un nuovo genere musicale per la band e uno stile di chitarra molto sensuale.

Sebbene Last of the Independents sia stato ampiamente apprezzato dalla critica, ci sono state alcune recensioni in cui l'album viene definito deludente a causa della diversità delle tracce. Tuttavia, questo non significa che l'intera opera sia da scartare, anzi, l'album rappresenta una nuova sperimentazione che ha reso i Pretenders più vicini al pop e ha ampliato il loro sound. Alcuni critici hanno anche messo in dubbio la voce di Chrissie Hynde, definendola debole e limitata, tuttavia, la stessa Hynde ha ammesso di non avere una voce potente.

In conclusione, Last of the Independents dei The Pretenders rappresenta un nuovo viaggio inesplorato per la band britannica. Tuttavia, con 10 tracce di alta qualità, la band dimostra di essere ancora piena di energia e passione per la musica. Non avendo volutoò restare legati ad un singolo genere musicale, i Pretenders hanno fatto un lavoro eccellente nel presentare qualcosa di unico e, per molti, molto gratificante. Anche se c'è stato un po' di polemica sui singoli, la maggior parte delle canzoni dell'album sono state ben accolte da molti fan e molti critici della musica. Per chi ama il rock, il pop e la nuova ondata, Last of the Independents degli The Pretenders rimane un album imperdibile.