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Artista: Peggy Lee Album: Is That All There Is?


Anno: 1969
Tempo: 0:0-1

Un tuffo nel passato con Peggy Lee e il suo Is That All There Is?


Nell'universo della musica, Peggy Lee è un'artista che non ha bisogno di presentazioni. Voce calda e sensuale che sa come conquistare il pubblico, Peggy Lee è un'icona del jazz e del pop degli anni Cinquanta e Sessanta che ha raggiunto la vetta delle classifiche in tutto il mondo. In questo articolo, ti parlerò del suo album Is That All There Is?, una perla che ha segnato un'epoca ed una pietra miliare della sua carriera. Preparati a fare un tuffo nel passato e ad immergerti in una dimensione musicale davvero unica.

Per iniziare, un cenno biografico su Peggy Lee. La sua carriera ebbe inizio negli anni Quaranta, quando si trasferì a Hollywood per diventare una cantante. Divenne presto famosa, tanto che collaborò con artisti del calibro di Benny Goodman, che la scritturò come voce principale dell'orchestra per gli album The Peggy Lee Songbook, Pocketful of Miracles e Mink Jazz. Nel corso degli anni Cinquanta, Peggy Lee pubblicò decine di album di grande successo, tra cui Black Coffee e Let's Love, ma fu con Is That All There Is? che raggiunse la consacrazione definitiva del suo status di star della musica mondiale.

L'album è stato pubblicato nel 1969 ed è stato prodotto da Lieber-Stoller. Include 12 tracce e fu ben accolto dal pubblico e dalla critica. Il suo sound unico e inimitabile è caratterizzato dall'uso sapiente dei fiati e dalle melodie raffinate. Alcuni dei brani più famosi dell'album sono Why don't you do right?, Don't smoke in bed, il riff di Johnny guitar e naturalmente, il brano che dà il titolo all'album, Is That All There Is?, che si distingue per la sua atmosfera malinconica e commovente, accompagnata da una voce struggente e poetica.

Facciamo un breve excursus sul contesto in cui nacque l'album. Era il periodo dei grandi cambiamenti sociali, dell'emancipazione femminile, del movimento hippie, della guerra fredda, dell'arrivo degli uomini sulla luna. In questo contesto, Peggy Lee rappresentò la voce di un'intera generazione, riuscendo ad esprimere in modo unico la rabbia, la tristezza, lo smarrimento e la speranza dei giovani di quel tempo.

Per quanto riguarda le critiche all'album e all'artista in generale, è risaputo che alcune sono state poco lusinghiere. Tuttavia, la maggior parte dei critici di musica ha elogiato l'impegno di Peggy Lee per la sua arte e il suo considerevole impatto sulla scena musicale del suo tempo. Is That All There Is? è stato infatti considerato un album rivoluzionario per il modo in cui ha saputo catturare l'essenza dell'America degli anni Sessanta e per aver creato uno stile musicale innovativo e unico.

In conclusione, Is That All There Is? di Peggy Lee è un album che merita di essere vissuto e rivissuto ancora oggi. Attraverso la sua voce unica, la cantante è riuscita a deridere i cliché della società americana del suo tempo e a formulare una critica acuta ed intensa. Se sei un appassionato di musica jazz e vuoi conoscere un'autentica leggenda del passato, ti consiglio di ascoltare questo album senza esitazione e di lasciarti trasportare dalla forza emotiva delle sue parole e della sua musica.