Artista: Echo And The Bunnymen Album: Echo
Tempo: 0:0-1
Una critica dell'album Echo di Echo and The Bunnymen
Se sei un amante della musica alternativa degli anni '80, sicuramente hai sentito parlare degli Echo And The Bunnymen, un gruppo inglese che ha conquistato il mondo con il suo sound new wave ed i suoi testi arrabbiati e poetici. Echo è uno dei loro album più iconici, segnando un punto di svolta nella loro carriera grazie alla presenza di canzoni indimenticabili come The Killing Moon e The Cutter.
In questo articolo, ti condurrò attraverso una panoramica del loro mondo musicale e ti darò una critica dettagliata dell'album Echo, analizzando le migliori canzoni e il contesto in cui è nato.
Echo and the Bunnymen è stato fondato a Liverpool nel 1978 da Ian McCulloch (voce), Will Sergeant (chitarra) e Les Pattinson (basso). La loro musica era una mescolanza di rock psichedelico e punk, caratterizzata da testi intensi e sonorità elettriche. La loro crescita nel mondo della musica li ha visti sempre in bilico tra underground e mainstream, ma Echo è senz'altro uno dei loro album più noti, uscito nel 1987.
Un brano che riassume il loro stile caratteristico è sicuramente The Killing Moon, una canzone malinconica che è diventata un vero e proprio cult nella cultura popolare. Con il suo accompagnamento orchestrale e la voce intensa di McCulloch, questo brano è una perfetta sintesi dell'arte del gruppo nel combinare melodie orecchiabili e testi misteriosi.
Altre canzoni imperdibili sono The Cutter, un pezzo energico con un riff di chitarra incisivo e un ritmo trascinante, e Lips Like Sugar, un brano più commerciale ma comunque piacevole alla prova del tempo. Echo è stato registrato in un periodo difficile per la band, con l'abbandono del batterista originale, Pete de Freitas. Questa instabilità si riflette nei testi, che sono spesso cupi e fatalisti.
Sebbene l'album sia stato un successo commerciale e di critica, alcuni hanno criticato il fatto che il sound degli Echo and the Bunnymen possa suonare troppo monotono. Ci sono alcune canzoni che sembrano ripetersi e mancano di originalità, anche se il sound complessivo è sicuramente unico e apprezzabile.
In generale, è difficile non apprezzare Echo degli Echo And The Bunnymen. Certo, c'è chi potrebbe trovarlo ripetitivo a tratti, ma questa è solo una questione di gusti personali. La poesia di McCulloch e la chitarra di Sergeant sono rimasti nella storia della musica ed Echo è senz'altro un tesoro del loro catalogo. Se non hai mai ascoltato questo album, ti consiglio di farlo subito per scoprire una band che ha influenzato molta della musica alternativa di oggi.
In generale, è difficile non apprezzare Echo degli Echo And The Bunnymen. Certo, c'è chi potrebbe trovarlo ripetitivo a tratti, ma questa è solo una questione di gusti personali. La poesia di McCulloch e la chitarra di Sergeant sono rimasti nella storia della musica ed Echo è senz'altro un tesoro del loro catalogo. Se non hai mai ascoltato questo album, ti consiglio di farlo subito per scoprire una band che ha influenzato molta della musica alternativa di oggi.
Altri album di #Post punk :
Artisti simili
Qualcosa di nuovo? Ascolta radiogenere
- Drone doom metal
- Alternative Vibration
- Rockabilly
- Pizzica
- Raggajungle
- Minimal
- Dembow
- MTS Management Group
- Thrash metal
- Gangsta rap
PLAYLIST SUGGERITE
- Club sotterranei di electro punk
- Il meglio del post metal
- Metal arabico, le tombe dei faraoni
- Un concerto di art music
- Il meglio del rock
- Capelli neri, capelli emo
- Le tradizioni popolari del folk
- Il meglio del raggajungle
- Il meglio del world music
- Colonna sonora di viaggio, musica per un'avventura in macchina