Artista: M83 Album: Dead Cities, Red Seas & Lost Ghosts
Anno: 2003Tempo: 0:0-1
Il capolavoro di M83 - Dead Cities, Red Seas & Lost Ghosts
M83 è il nome del progetto musicale francese fondato da Anthony Gonzalez. La sua musica è spesso definita come un mix di post-rock ambientale e dream pop, caratterizzata dall'uso di synth sognanti e atmosfere evocative. Probabilmente uno dei suoi album più famosi è Dead Cities, Red Seas & Lost Ghosts, pubblicato nel 2003. In questo articolo, parleremo delle migliori canzoni dell'album, del contesto in cui è stato creato e delle critiche ricevute.
Dead Cities, Red Seas & Lost Ghosts è un album che presenta una grande varietà di suoni ed emozioni. Gli elementi più iconici della musica dei M83 sono presenti in questo lavoro: le chitarre di Unrecorded, la batteria ritmica di Run into Flowers, le melodie delicate di Let Men Burn Stars e la voce angelica di Anthony Gonzalez in In Church. Tuttavia, l'album è molto più di una semplice raccolta di canzoni. È un viaggio attraverso intere città di notte, tra luci al neon e stelle cadenti, alla ricerca di bellezza e significato.
Dead Cities, Red Seas & Lost Ghosts ha avuto anche un forte impatto culturale, in quanto l'album è stato pubblicato poco dopo gli attentati dell'11 settembre. Molti critici hanno letto il lavoro come una riflessione sulla fragilità della vita, sulla bellezza effimera delle metropoli e sull'importanza dell'amore e delle relazioni umane. Il sound del album è divenuto un punto di riferimento per molti musicisti ambient elettronici, che sono stati influenzati dal mix di strumenti acustici e sintetizzatori utilizzato da M83.
Tra le canzoni più memorabili dell'album si trovano Don't Save Us from the Flames, Teen Angst e Can't Stop. La prima in particolare è diventata una hit, grazie alla sua melodia epica e alla sua costruzione strutturale, non convenzionale per una canzone pop. Teen Angst è invece incentrata sul tema della solitudine e dell'incomunicabilità, mentre Can't Stop è una ballad molto emozionante, con la voce di Anthony Gonzalez che esprime tutta la malinconia dell'anima.
Gli M83 sono stati spesso criticati per il loro sound polifonico e melodrammatico, che alcuni critici hanno definito pomposo o eccessivo. Tuttavia, nonostante queste critiche, l'album è stato accettato positivamente dalla critica musicale, che ha lodato la creatività, l'impegno e la maestria musicale di Anthony Gonzalez. In un momento storico in cui la musica pop sembrava dominata da banalità e scarsa originalità, Dead Cities, Red Seas & Lost Ghosts rappresentava una pietra miliare per la nuova generazione di musicisti post-rock e ambient.
In sintesi, Dead Cities, Red Seas & Lost Ghosts è uno degli album più riusciti degli M83 e uno dei capolavori dell'ambient elettronica. Con la sua varietà di stili, la sua presenza evocativa e la sua struttura originale, l'album rappresenta una delle pietre miliari della musica indipendente degli anni 2000. Se non lo hai ancora ascoltato, ti consiglio vivamente di farlo in modo da ascoltare un vero capolavoro della musica moderna.
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