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Artista: Bonobo Album: Days to Come


Anno: 2006
Tempo: 0:0-1

Days to Come di Bonobo: una recensione critica


Se sei un appassionato di musica ambient ed elettronica, allora avrai certamente sentito parlare di Bonobo. Questo progetto musicale, nato nel 1999 sotto la guida del produttore inglese Simon Green, ha saputo conquistare il pubblico grazie a uno stile musicale unico e raffinato. L'album Days to Come è uno dei loro lavori più celebri, uscito nel 2006 ed è sicuramente un capolavoro nella sua discografia. In questo post, andremo a scoprire insieme la bellezza di questo album attraverso una recensione critica.
Days to Come è un album che si basa sull'uso di campionamenti e suoni elettronici, ma il vero punto forte dei Bonobo sta nel mix di questi con sonorità più acustiche e organiche come il sax, il pianoforte e gli archi. Infatti, è proprio grazie a questa sperimentazione sonora che le tracce dell'album riescono a creare una magia unica e coinvolgente.
L'album si apre con la canzone Intro, un brano suggestivo che introduce l'ascoltatore in un mondo di suoni delicati e rilassanti. Poi subito dopo arriva Days to Come, la title track, che raccoglie tutti gli elementi tipici del sound dei Bonobo: campionamenti acustici e elettronici, un beat perfetto e melodie armoniose. Una canzone clamorosamente riuscita che sintetizza in sé tutto ciò che gli ascoltatori amano dei Bonobo.
Ma, naturalmente, non sono solo queste le gemme dell'album. Ci sono altre tracce come Ketto, dalla melodia ipnotica, che crea un'atmosfera trascinante e coinvolgente, oppure Hatoa, un brano dall'anima jazzistica grazie al sax presente nel pezzo, o ancora If You Stayed Over, che grazie alla voce melanconica di Fink fa sognare l'ascoltatore.
Una delle critiche che si può muovere verso Days to Come è quella di qualche brano non riesce a decollare completamente. Ad esempio, Eyesdown, pur essendo una canzone piuttosto emozionante con la voce sensuale di Andreya Triana, non riesce a fornire intensità di crescita, rimanendo piatta per gran parte della sua durata.
Un'altra critica che potrebbe essere mossa è che non ci sono molte canzoni che si distaccano dal resto dell'album, creando un po' l'effetto monotonia. Ovviamente questa è una questione di gusti personali ed è soggettiva, ma se l'ascoltatore non apprezza particolarmente lo stile dei Bonobo potrebbe non riuscire ad apprezzare Days to Come appieno.
In generale, è difficile non rimanere affascinati dal sound unico e sofisticato dei Bonobo e Days to Come è un album che sa come accarezzare l'ascoltatore con le sue melodie rilassanti e i suoi suoni coinvolgenti. Nonostante alcune critiche, l'album rimane un capolavoro della discografia dei Bonobo e un must per tutti gli appassionati di musica ambient ed elettronica.
In generale, è difficile non rimanere affascinati dal sound unico e sofisticato dei Bonobo e Days to Come è un album che sa come accarezzare l'ascoltatore con le sue melodie rilassanti e i suoi suoni coinvolgenti. Nonostante alcune critiche, l'album rimane un capolavoro della discografia dei Bonobo e un must per tutti gli appassionati di musica ambient ed elettronica.