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Artista: Cyndi Lauper Album: Bring Ya to the Brink


Anno: 2008
Tempo: 0:0-1

Recensione dell'album Bring Ya to the Brink di Cyndi Lauper


Cyndi Lauper è una delle icone dell'industria musicale degli anni '80. Con la sua voce unica e il suo look colorato e stravagante, ha saputo conquistare i cuori di milioni di fan in tutto il mondo. Nel 2008, l'artista ha rilasciato il suo ultimo album, intitolato Bring Ya to the Brink, che si discosta dai suoi lavori precedenti per essere principalmente elettronico. In questa recensione, andremo ad analizzare l'album brano per brano, cercando di comprendere se Cyndi Lauper sia riuscita o meno a cogliere l'essenza del genere elettronico.
Il primo brano dell'album è High and Mighty. Qui, Cyndi Lauper si presenta come una vera e propria diva del dancefloor. La canzone è costruita su una base electronica molto forte e potente, con la voce della cantante che emerge prepotentemente grazie alla produzione insistente e agli effetti sonori che la accompagnano. In generale, High and Mighty è un brano che mette subito in chiaro le intenzioni dell'album, e che rappresenta una sorta di chiamata alle armi per tutti gli amanti del genere.
Con Into the Nightlife entriamo nel cuore pulsante dell'album. In questo brano, Cyndi Lauper si concede un po' di relax, lasciando che la melodia faccia da padrona e sfruttando la sua voce per darle un tono molto sensuale. La produzione, in questo caso, è più soft rispetto al brano precedente, e l'effetto che ne deriva è quello di una sorta di costruzione musicale in cui la cantante si sente molto a suo agio.
La terza canzone dell'album, Rocking Chair, è forse quella che più di tutte richiama gli stili degli anni '80, quando Cyndi Lauper era al suo apice. La canzone è molto ritmata e ballabile, con una produzione costante che fa da sottofondo alla voce della cantante. In generale, Rocking Chair è un brano che si lascia ascoltare con piacere, e che rappresenta una sorta di omaggio alla carriera di Cyndi Lauper.
Il quarto brano dell'album è Echo. Questa canzone è un po' diversa dalle altre, perché presenta una produzione più minimalista e la voce di Cyndi Lauper è in questo caso molto meno invadente. Nonostante ciò, Echo è un brano molto interessante, perché mostra un lato più intimo e contemplativo dell'artista, che si prende il tempo di riflettere sulla propria vita e sulla propria musica.
Infine, il quinto brano dell'album è Set Your Heart. Questo brano è il più lento e il più romantico dell'intero lavoro. Cyndi Lauper canta con grande passione e intensità, e la produzione minimalista si adatta perfettamente alla sua voce. In generale, Set Your Heart è un brano molto intenso e suggestivo, e rappresenta un'ottima conclusione per un album che non delude le aspettative del pubblico.
In conclusione, possiamo dire che Bring Ya to the Brink è un album molto interessante e ben prodotto, che mostra un lato diverso e sperimentale di Cyndi Lauper. Non è un album perfetto, ci sono alcuni brani che non risaltano particolarmente, ma nel complesso è un lavoro che merita di essere ascoltato, soprattutto da chi ama la musica elettronica e la voce inconfondibile di questa grande artista.
In conclusione, possiamo dire che Bring Ya to the Brink è un album molto interessante e ben prodotto, che mostra un lato diverso e sperimentale di Cyndi Lauper. Non è un album perfetto, ci sono alcuni brani che non risaltano particolarmente, ma nel complesso è un lavoro che merita di essere ascoltato, soprattutto da chi ama la musica elettronica e la voce inconfondibile di questa grande artista.