Artista: The Seeds Album: A Web of Sound
Anno: 1966Tempo: 37:58
Una critica dell'album A Web of Sound dei The Seeds
Se sei un appassionato di musica e sei curioso di conoscere un po' di più sulla scena musicale degli anni '60, questo post fa al caso tuo. In questo articolo daremo un'occhiata critica all'album A Web of Sound del gruppo americano The Seeds. Discuteremo le origini del gruppo, il loro stile musicale e il contesto storico in cui l'album è nato. Inoltre, analizzeremo le migliori canzoni dell'album e commenteremo alcune delle principali critiche mosse all'artista.
The Seeds è un gruppo americano formatosi nel 1965 a Los Angeles, California. Era un gruppo di musica rock, noto per la sua chitarrista dal suono distorto, il basso elettrico, la batteria e il cantante. La loro musica era considerata psichedelica, ma anche garage rock. Il loro stile fu influenzato dall'oboe e dalle armonie vocali. Nonostante il successo che raggiunsero negli anni '60, il loro stile fu spesso sottovalutato dalla critica e non ebbe successo ai livelli di fama mondiale rispetto ad altri artisti contemporanei come i Beatles o i Rolling Stones.
A Web of Sound è stato il secondo album del gruppo, pubblicato nel 1966. L'album è stato prodotto in un periodo in cui il rock psichedelico stava guadagnando terreno e il suono della chitarra elettrica distorsa stava diventando sempre più popolare. L'album è stato quest'ultimo ha rappresentato l'apice del loro successo commerciale.
Le migliori canzoni dell'album includono Mr. Farmer, Pushin' Too Hard e Tripmaker. Mr. Farmer era un inno contro il sistema agricolo statunitense, mentre Pushin' Too Hard con il suo testo insolente e i suoi riff killer è diventata una delle canzoni più famose dei The Seeds. Infine, Tripmaker, l'ultima traccia dell'album, che è stata considerata una delle prime canzoni psichedeliche della storia del rock con la sua apertura di chitarra acustica, raga e poi passa a un rock più forte con la voce di Sky Saxon che sembra salire verso il cielo.
Nonostante il successo dell'album, A Web of Sound ha ricevuto anche molte critiche. Molti critici hanno sostenuto che le canzoni suonavano tutte uguali e il testo delle canzoni era privo di significato. Molti hanno giudicato la struttura musicale generale dell'album come confusa e poco ispirata. In generale, gli album dei The Seeds non hanno suscitato molto interesse presso i critici in confronto ad altri artisti contemporanei.
In conclusione, A Web of Sound è un album che segna l'apice del successo commerciale dei The Seeds, con alcuni dei loro classici. Sebbene alcune delle critiche mosse siano giustificate, l'album ha comunque riscosso un certo successo tra i fan e gli appassionati di rock psichedelico e garage rock. Se sei un appassionato di questo genere musicale, vale la pena di ascoltarlo per capire meglio il contesto in cui è nato e il suo posto nella scena musicale degli anni '60.
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