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Artista: Dave Brubeck Album: 1975: The Duets


Anno: 1976
Tempo: 0:0-1

Una critica dell'album 1975: The Duets di 2004


I 1975: The Duets è un album del 2004 che si presenta come una raccolta di duetti interpretati dal cantautore italiano Lucio Dalla con molti degli artisti con cui ha collaborato in passato. Questo album propone una propria visione musicale che attinge a molti generi diversi, dall'opera al rock, dal blues al jazz. In questo blog post, andremo a scoprire insieme i lati positivi ed i lati negativi di questo progetto.

L'album prende il nome dall'anno in cui è stato registrato gran parte del materiale presente (1975) e, a differenza di molte altre compilation di questo tipo, si presenta come un lavoro completamente nuovo. Dalla, infatti, ha registrato nella quasi totalità dei nuovi duetti, sebbene alcuni di essi siano state re-interpretazioni di brani già conosiuti come Caruso.

Tra i brani più riusciti troviamo Futura, duetto con Francesco De Gregori in cui le voci dei due artisti si fondono l'una nell'altra ricreando un’atmosfera unica. L'ultima luna con Ron è invece un’emozionante ballad dal testo poetico ed evocativo. Un'altra vera chicca presente in questo album è Nuvolari, un duetto con Gianni Morandi, una canzone che sa di nostalgia delle belle cose del passato.

Nonostante tutto, vi sono alcuni aspetti negativi in questo album. Innanzitutto, la scelta di alcuni pezzi non convince: il duetto Vecchia Europa con Ron, ad esempio, pecca di una produzione eccessivamente aggressiva e sopra le righe, mentre Mona Lisa con Pino Daniele è forse troppo fusion. In alcuni casi, la scelta dei duetti può persino risultare scontata: Ballando ballando con Mina, per esempio, riprende il duetto già presente nella colonna sonora del film Gallipoli.

In conclusione, 1975: The Duets è un album che conferma l'eclettismo e la bravura di Lucio Dalla come artista, con dei risultati certamente positivi ma non eccellenti in tutti i brani. Tuttavia, la critica dell'album non deve essere vista come un discredito nei confronti di Dalla, ma piuttosto come un approccio razionale e obiettivo alla sua musica e alle sue scelte artistiche. Per questo, se siete dei veri amanti della musica e dei critici attenti, non potete perdervi questo lavoro di Dalla, che è sempre una grande lezione di musica e di vita.