Possiamo far risalire il fenomeno delle
Boyband a circa metà degli anni 80, periodo in cui nascevano i New Kids On The Block, a cui sono poi succeduti svariati altri gruppi. A noi però oggi interessa un fenomeno in particolare, che è nato nel 1993, grazie all’idea commerciale del produttore Lou Perlman, che crea dal nulla i
Backstreet Boys.
Lo stesso produttore sforna 3 anni dopo anche gli NSync, sul quale è stata costruita per gioco, ma con lungimiranza commerciale, una finta rivalità tra le due band, che in realtà serviva solo a dare lustro e visibilità ad entrambi.
La boyband simbolo della
musica degli anni 90 sono i
Backstreet Boys, chiamati talvolta BSB, sono nati ad Orlando, i componenti del quintetto sono Nick Carter, Howie Dorough, Brian Littrell, AJ McLean e Kevin Richardson. Nel corso del loro successo mondiale hanno inciso 10 album in studio. L'album di esordio, chiamato semplicemente
Backstreet Boys è stato rilasciato nel 1996, tre anni dopo la formazione della band.
Il 1997 vede il rilascio di
Backstreet's Back ed il remastering in edizione americana del primo album omonimo.
Due anni dopo è il turno di
Millennium, seguito subito dopo dal famosissimo
Black & Blue nel 2000. Qui il gruppo si prende una pausa di 5 anni, per poi registrare un altro album dal titolo
Never Gone, a cui fa seguito
Unbreakable dopo circa due anni.
This Is Us è del 2009 e segna l'inizio di un periodo discontinuo per la band americana, impegnata in apparizioni TV, concerti e interviste. Bisogna aspettare altri 4 anni per poter ascoltare il loro penultimo album:
In a World Like This, rilasciato nel 2013.
Come ogni band, anche i Backstreet Boys sono stati caratterizzati da frequenti allontanamenti ed altrettante reunion, quello successivo ad
In a world like this è infatti il periodo più lungo di inattività creativa che si sono concessi.
Hanno poi stupito il mondo intero proprio quest'anno, rilasciando l'ottimo
DNA, che dopo quasi 20 anni torna al primo posto della Billboard 200!
L’album è strepitosamente maturo, nelle sonorità, nelle liriche e nella composizione strumentale, il disco inizia con
Don't go breaking my heart, una traccia potente dominata dal falsetto, cede il passo a
Nobody else che è una piacevole ballad in chiave moderna. La terza traccia,
Breathe, ci lascia proprio senza fiato, in quanto è una bellissima dimostrazione delle doti vocali del quintetto, nessuno strumento, solo 5 voci a cappella, armonizzate in maniera esemplare.
New love e
Is it Just me sono pezzi per gli amanti dell’RnB, mentre
Passionate è un fantastico pezzo funky, ritmato e sincopato.
La settima traccia,
Chances, è un brano electro pop tutto da cantare, seguita da
No Place, un brano dalle interessanti tonalità vocali.
Chateau è un’altra ballad che lascia più spazio ad ogni componente, creando varie strofe soliste.
The way it was è un pezzo lento RnB con sfumature Soul, con
Just like you like it la band ci regala un pezzo pop rock davvero melodico. Chiude l’album la dodicesima traccia
OK, un brano curioso ed interessante, che dimostra ancora una volta la plasticità della band.