Artista: Art Blakey Album: Theory of Art
Anno: 1988Tempo: 0:0-1
Recensione critica dell'album Theory of Art di Art Blakey
Se sei un appassionato di jazz e vuoi scoprire un grande album, allora il Theory of Art di Art Blakey deve essere sulla tua lista. Uscito nel 1973, questo album è una perfetta rappresentazione del suo genere, un connubio perfetto tra hard bop, jazz e funk. In questo articolo, esploreremo l'album Theory of Art, descriveremo il gruppo e il genere musicale, discuteremo delle migliori canzoni e, naturalmente, condividerò con voi la mia critica.
Art Blakey è uno dei musicisti jazz più famosi e rispettati del mondo. Il Theory of Art è un album che Blakey ha registrato con la sua band The Jazz Messengers. La band era composta da artisti come David Schnitter al sassofono tenore, Bill Pierce al sassofono azzurro, Joanne Brackeen al pianoforte, Marcus McLaurine al basso e Art Blakey alla batteria. Tutti questi artisti erano molto famosi nel loro campo e avevano suonato con altre grandi figure del jazz.
Il genere musicale dell'album è hard bop. Questo è uno stile di jazz che si è sviluppato intorno alla fine degli anni '50 e si caratterizza per un mix di bop, blues, rhythm and blues e musica swing. Il Theory of Art di Art Blakey è un grande esempio di hard bop. Una delle migliori cose di questo disco è che Blakey ha saputo mantenere la base dell'hard bop, ma ha saputo anche sperimentare con altri generi musicali come il funk e il jazz.
Ora, veniamo alle migliori canzoni. L'album inizia con Angel Eyes, una canzone che era stata registrata diverse volte negli anni '50 ma che Blakey riproduce in modo mozzafiato. The Hub, Moose the Mooche e Sweet and Lovely sono tutte splendide canzoni, ognuna con il loro stile unico. La migliore canzone dell'album, però, è Helen's Ritual. Questa canzone è stata scritta dall'altro sassofonista David Schnitter ed è uno dei migliori esempi di jazz contemporaneo. Ci sono diverse parti interessanti in questa canzone, ad esempio, il pianoforte di Joanne Brackeen è semplicemente incredibile.
E ora, la mia critica. Quest'album è eccezionale. Non riesco a trovare nessun difetto in esso. Ci sono molte canzoni eccellenti e tutti gli artisti suonano in modo impeccabile. Ci sono momenti in cui le canzoni diventano un po' ripetitive, ma ciò non toglie nulla alla loro bellezza. Blakey ha fatto un lavoro incredibile nell'adattare questo album alle esigenze del pubblico di quei tempi. Non esagero quando dico che questo è uno degli album di jazz più importanti che siano mai stati registrati.
In sintesi, il Theory of Art di Art Blakey è un album di jazz eccezionale. Esplora l'hard bop mentre sperimenta con altri generi musicali. Tra le migliori canzoni dell'album ci sono Angel Eyes, The Hub e Helen's Ritual. In definitiva, questo è uno dei migliori album di jazz mai registrati. Se non l'hai ancora ascoltato, non perdere altro tempo e fai un favore alle tue orecchie!
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