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Artista: The Chemical Brothers Album: Surrender


Anno: 1999
Tempo: 0:0-1

La critica dell'album Surrender dei The Chemical Brothers


I The Chemical Brothers sono un duo inglese composto da Tom Rowlands e Ed Simons, che ha fatto la storia della musica elettronica nel corso degli anni '90. Il loro genere, conosciuto come big beat, fonde musica elettronica con elementi di hip-hop, rock e breakbeat. Il loro album del 1999, Surrender, è diventato un punto di riferimento per la scena musicale dell'epoca. In questo post, daremo uno sguardo critico all'album e all'artista, con una descrizione delle migliori canzoni e un'analisi del contesto storico e culturale in cui è stato realizzato.

Surrender fu l'album di maggior successo commerciale dei The Chemical Brothers, che fece in modo che essere presenti nella top ten delle classifiche britanniche per mesi. Molte delle canzoni dell'album sono state utilizzate in film, pubblicità, programmi televisivi o videogiochi, estendendo il loro pubblico ben oltre la cerchia degli appassionati di elettronica. Hey boy hey girl è probabilmente la canzone più conosciuta dell'album, con il suo caratteristico riff di chitarra che diventa fulcro centrale del brano. Music: response è un brano che prende spunto da The Big Country di Roy Budd, dove gli anni '90 si incontrano con un ineguagliabile synthpop degli anni '80. Infine, Out of control è un brano che sfrutta al meglio le armonie vocali di Bernard Sumner dei New Order e precisamente avvolge in una sorta di trance, con una serie di cambi di tempo e di effetti sonori.

Il contesto musicale che circondava l'uscita dell'album era molto ricco e fertile. The Chemical Brothers venivano da una scena ambient house e rave, dove la musica veniva suonata in interi club ci emergevano nuovi stili come l'acid house, la techno, e il jungle. Suoni che sperimentavano, dove c'era la voglia di fare qualcosa di nuovo. In questo contesto, Surrender ha proposto una visione della musica elettronica molto più accessibile al pubblico, adottando un approccio più pop per creare brani di grande impatto. Non solo è diventato un successo commerciale, ma ha anche incontro grande critica, dimostrando che l'elettronica poteva essere apprezzata anche dal grande pubblico.

Ci sono stati sia critici sia apprezzamenti per Surrender. Gli amanti della musica elettronica più puristi potrebbero considerare l'album come una sorta di compromesso commerciale, abbandonando il tipo di suono più duro ed elettronico su cui si erano basati i lavori precedenti dei The Chemical Brothers. Altri, invece, hanno visto Surrender come una dimostrazione di grande creatività e solidità artistica, dimostrando che l'approccio pop alla musica elettronica poteva essere altrettanto valido e interessante. Al di là di queste polemiche, è indubbio che Surrender sia un album di grande impatto e originalità.

Surrender dei The Chemical Brothers è un album che ha sposato la musica elettronica sperimentale con un approccio pop, dividendosi tra la ricerca sonora e l'impatto commerciale. Ha raccolto un grande successo di pubblico e critica, trasformando la musica elettronica in qualcosa di accessibile e popolare. Anche se l'album ha ricevuto qualche critica, il duo ha dimostrato ancora una volta che può sperimentare con successo e produrre qualcosa di nuovo. Se siete appassionati della musica elettronica e non avete ancora ascoltato Surrender, allora dovete farlo, almeno per capire di che si parla.