Artista: Devo Album: Shout
Anno: 1984Tempo: 0:0-1
Una critica di Shout, l'album di Devo
Benvenuti al mondo artistico di Devo, una band che ha segnato la storia del rock al grido di devolution. In questo articolo, affrontiamo una critica dell'album Shout, il quinto lavoro discografico degli americani. Vi accompagneremo in un viaggio nella musica di questi innovatori dell'era post-punk, fornendovi non solo una panoramica delle migliori canzoni presenti nell'album, ma anche un'analisi delle critiche e delle valutazioni espresse su questa loro fatica artistica.
Devo è un gruppo new wave nato nella città di Akron, Ohio , negli anni Settanta. Il loro nome deriva dall'aggettivo devolution, termine che riassume il pensiero della band sulla de-evoluzione della società moderna. Sotto la guida del frontman Mark Mothersbaugh, il gruppo ha influenzato artisti come David Bowie, Nirvana e Beck. Lo stile musicale di Devo si caratterizza per sintetizzatori brillanti, chitarre psichedeliche e testi caustici.
L'album Shout, pubblicato nel 1984, è stato il primo lavoro di Devo prodotto da un'etichetta discografica importante, la Warner Bros. Records. Il disco raccoglie undici brani che esplorano i temi della tecnologia, dell'alienazione e dell'ipocrisia della società americana. Shout nasce in un periodo in cui Devo si stava allontanando dal loro sound new wave elettronico e abbracciando sonorità più rock.
Le migliori canzoni dell'album sono Shout, la title track, un inno punk che fustiga la superficialità della cultura pop, e la serpeggiante Here To Go, che rivela una sbalorditiva compattezza strumentale e una struttura sonora avanzata. Altre tracce degne di nota sono The Satisfied Mind, un brano dalle atmosfere dark-wave, e Jurisdiction of Love, una ballad sognante ma agrodolce.
Diversi critici musicali hanno espresso opinioni molto contrastanti su Shout. Mentre alcuni lo considerano uno dei migliori dischi dei Devo, altri lo considerano una decadenza rispetto ai precedenti lavori del gruppo. In particolare, le critiche negative parlano di un album che rischia di rimanere nella media, che non offre nulla di nuovo e che si rifugia in sonorità eccessivamente commerciali. Probabilmente, queste censure nascono dal fatto che i Devo stavano tentando di cogliere i gusti del pubblico mainstream, cosa che non sempre viene apprezzata dai sostenitori più fedeli del gruppo.
In definitiva, Shout rappresenta una tappa importante nella carriera dei Devo, una band che ha sempre messo in discussione le convenzioni del rock. L'album si distingue per la sua sonorità versatile e i testi impegnati. Anche se alcuni avrebbero preferito una direzione artistica più sperimentale, Shout è un disco che merita di essere ascoltato e rivalutato. Questo ci dimostra ancora una volta che la musica dei Devo è sempre in evoluzione ed è in grado di evocare emozioni diverse ad ogni ascolto.
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