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Artista: Frank Sinatra Album: Reprise Rarities, Volume 4


Anno: 2021
Tempo: 0:0-1

Il meraviglioso ritorno di Frank Sinatra: Reprise Rarities, Volume 4


Quando pensiamo alla musica anni '50s e '60s, una figura tutt'ora presente nella nostra immaginario collettivo è senza dubbio quella di Frank Sinatra. Con il suo timbro vocale inconfondibile e il suo stile unico, Sinatra ha contribuito in modo sostanziale alla storia del jazz americano. E proprio oggi voglio parlarvi dell'album Reprise Rarities, Volume 4, un ritorno al passato del grande artista.

Per chi non conoscesse Frank Sinatra, è doveroso fare una breve introduzione. Nato a Hoboken, nel New Jersey, nel 1915, La voce (così era conosciuto) era considerato un cantante di crooner, un sottogenere della canzone popolare americana basato sulla bellezza della voce e sulla capacità di creare atmosfere romantiche e intime. Sinatra ha influenzato molti altri cantanti, non solo per la qualità della sua voce, ma anche per il suo tipo di interpretazione teatrale.

Ma veniamo all'album in questione, Reprise Rarities, Volume 4. Uscito nel 1991, è stato concepito come una raccolta di canzoni rare di Sinatra, tutte ripescate dagli archivi della sua casa discografica Reprise Records. Nonostante sia ormai datato, resta comunque un'ottima escursione nel passato dell'artista, un tuffo nell'epoca d'oro degli anni '60.

Tra le migliori canzoni dell'album non si può non citare It was a very good year, brano contenuto nell'album September of my years del 1965 e che valse a Sinatra il suo primo Grammy. La canzone racconta la storia di un uomo che fa un bilancio della sua vita, ricordando gli amori passati, le delusioni e gli obiettivi raggiunti. Un brano malinconico e nostalgico, ma allo stesso tempo dinamico.

Ma quello che rende ancora più interessante l'ascolto dell'album è il contesto storico nel quale vennero registrate le tracce. La maggior parte dei brani di Reprise Rarities, Volume 4 provengono infatti dalle session di registrazione degli album Strangers in the night del 1966 e The world we knew del 1967, anni in cui la figura di Sinatra era ormai consolidata e la sua fama aveva raggiunto anche i giovani.

Non mancano le critiche a questo album, che per alcuni può suonare un po' datato o poco innovativo. In realtà, è giusto ricordare che in Rarities sono presenti solo canzoni rare, ma ci sono riuscite proposte interessanti come I'm gonna make it all the way e That's what God looks like to me. In ogni caso, It's impossible to deny that it remains a beautiful tribute to a singer who has shaped the music industry.

Conclusion: In definitiva, Reprise Rarities, Volume 4 di Frank Sinatra resta un'esperienza d'ascolto che vale la pena vivere, sia per i fan storici dell'artista che per gli amanti della musica jazz in generale. Un album che ci permette di ritornare indietro nel tempo, tra le note struggenti e romantiche di un artista che ha saputo conquistare il cuore di milioni di persone in tutto il mondo.