Artista: Puddle Of Mudd Album: Re:(disc)overed
Anno: 2011Tempo: 0:0-1
Una critica dell'album Re:(disc)overed dei Puddle of Mudd
Il rock alternativo è uno dei generi musicali più amati e di successo degli ultimi decenni, e i Puddle of Mudd sono stati uno dei protagonisti di questa scena. Questo gruppo musicale statunitense si è formato nel 1991 e ha conosciuto momenti di grande successo soprattutto negli anni 2000, grazie ad album come Come Clean e Life on Display. Nel 2011 la band ha pubblicato Re:(disc)overed, un album di cover che ha suscitato reazioni diverse tra i fan e la critica. In questo articolo analizzeremo le migliori canzoni dell'album, il contesto in cui è nato, e forniremo una critica dell'opera.
Re:(disc)overed è stato pubblicato nel 2011, ed è composto da 11 brani, tutti cover di celebri canzoni rock degli anni '70 e '80. L'album è stato prodotto da Bill Appleberry e pubblicato dalla Pavement Entertainment. Tra le canzoni più famose che i Puddle of Mudd hanno reinterpretato in questo disco, ci sono Gimme Shelter dei Rolling Stones, Psycho Killer dei Talking Heads, e TNT degli AC/DC.
L'album è stato inciso in un periodo di transizione per la band, che ha visto l'abbandono di alcuni membri del gruppo e la presenza di nuovi componenti. Il frontman del gruppo, Wes Scantlin, ha dichiarato che l'idea di realizzare un album di cover è stata dettata dalla sua passione per il rock classico e la volontà di rendere omaggio alle band e ai musicisti che hanno influenzato il suo stile.
Tra le migliori canzoni dell'album, possiamo citare Gimme Shelter, una delle cover più riuscite, in cui i Puddle of Mudd sono riusciti a rendere omaggio alla melodia originale senza snaturarla, ma aggiungendo una loro personale interpretazione. Anche la cover di TNT degli AC/DC risulta piacevole e godibile, grazie alla voce graffiante di Scantlin. Molto interessante è anche la reinterpretazione di Rocket Man di Elton John, in cui la band ha saputo dare un tocco più duro e rock alla celebre ballata.
Detto ciò, l'album nei complessi non brilla molto. In alcune canzoni, come la reinterpretazione di Gimme Shelter, la band è riuscita ad aggiungere una nuova dimensione alla melodia originale; in altre, al contrario, l'esecuzione risulta piatta e poco ispirata. Inoltre, alcune scelte stilistiche fatte dalla band rischiano di apparire banali e poco originali.
In conclusione, Re:(disc)overed dei Puddle of Mudd è un album che ha avuto reazioni diverse tra i fan e la critica, e che non brilla per originalità e ispirazione. Ci sono alcune cover che risultano riuscite e interessanti, ma molte altre appaiono piatte e poco ispirate. Tuttavia, l'album rappresenta un omaggio sincero alla storia del rock, e dimostra che i Puddle of Mudd sono una band che ha voglia di sperimentare e di esplorare nuovi territori musicali, nonostante le difficoltà e i cambiamenti che la vita musicale impone.
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