Artista: Louis Armstrong Album: I Got The Rhythm
Anno: 2000Tempo: 0:0-1
I Got the Rhythm di Louis Armstrong: Una celebrazione del jazz classico
Quando si pensa alla storia del jazz, il nome di Louis Armstrong è certo uno dei primi a venire in mente. Conosciuto anche come Satchmo, Armstrong è stato uno dei pionieri del jazz, definendone molti dei suoi aspetti più importanti e influenti. Nel 1987, questo gigante della musica ha pubblicato l'album I Got the Rhythm, prodotto dal noto produttore jazz Bob Thiele. Questo album, anche se spesso trascurato, è una delle migliori rappresentazioni del jazz classico, una celebrazione della improvvisazione brillante e dell'effervescenza del genere. In questo post, esploreremo il contesto in cui è nato l'album, le sue canzoni più famose e daremo anche un'occhiata alle critiche della critica musicale.
I Got the Rhythm è stato pubblicato nel 1987, in un periodo di grande fermento nel mondo del jazz. Questo è stato infatti un periodio in cui l'interesse per il jazz si stava espandendo a livello internazionale, grazie alla diffusione del jazz rock negli anni '60 e '70. In un certo senso, questo interesse ha anche rinnovato l'interesse per il jazz classico, che era stato il genere madre del jazz rock. I Got the Rhythm è un album che celebra proprio questo tipo di jazz, unendo le influenze del jazz dixieland e swing con l'improvvisazione moderna per offrire una visione unica e rinfrescante del jazz.
Una delle canzoni più famose dell'album è sicuramente St. James Infirmary. Questo brano, originariamente una ballata tradizionale, è stato reinterpretato in molti modi nel corso degli anni. La versione di Armstrong, tuttavia, è indubbiamente una delle migliori. La sua voce elegante e profonda si adatta perfettamente al lamentoso testo della canzone, mentre il suo trombettismo brillante e ispirato cela la tristezza sottostante.
Un'altra canzone molto amata dell'album è Skip the Gutter. Questa composizione originale di Armstrong è un ottimo esempio della sua capacità di unire l'improvvisazione brillante con la melodia orecchiabile. La progressione degli accordi è difficile da seguire, ma è sorprendente come l'orecchio riesca a capire dove stia andando la melodia anche quando i musicisti stanno improvvisando. È una canzone energica e divertente che può far saltare chiunque dalla sedia.
I Got the Rhythm non è riuscito a incantare tutti i critici musicali, tuttavia. Alcuni hanno notato che l'album sembra un po' datato rispetto ad altre produzioni del periodo, in particolare di artisti più giovani come Wynton Marsalis. Altri hanno sottolineato l'assenza di una narrazione tematica nell'album, che lo rende un po' dispersivo. Comunque, la maggior parte degli ascoltatori del jazz non potrebbe essere più sbagliata: I Got the Rhythm è un album di grande valore, un omaggio al grande Louis Armstrong che non dovrebbe mancare nella collezione di un appassionato di jazz.
Conclusion: I Got the Rhythm è un album che merita di essere ricordato per la sua brillantezza, per la sua energica celebrazione di un tipo di jazz che ha influenzato così tanti altri artisti. Le critiche non dovrebbero dissuaderti dal dare un'ascoltata a questo album, e siamo certi che alla fine ti unirai a noi nell'apprezzare le gemme nascoste che si trovano all'interno. Satchmo ha fatto la storia del jazz con il suo duro lavoro e la sua innovazione, e questo album rappresenta il suo contributo a un genere di musica senza tempo che continua a ispirare oggi come ha fatto un secolo fa.
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