Artista: Bjork Album: Gling-Gló
Anno: 1990Tempo: 0:0-1
Una critica dell'album Gling-Gló di Björk del 2011
Ciao lettori appassionati di musica! Oggi voglio parlarvi dell'album Gling-Gló della bravissima artista islandese Björk. L'album è stato pubblicato nel 1990 ed è stato giudicato da molti degli appassionati della cantante come il punto di partenza della sua gloriosa carriera. Ma, come sempre, ci sono state critiche anche per questo lavoro, che voglio condividere con voi insieme a una panoramica delle migliori canzoni e del contesto in cui è stato creato.
Björk Guðmundsdóttir è nata in Islanda nel 1965 ed è stata attiva nel mondo della musica dalla fine degli anni '70. Ha iniziato la sua carriera musicale con il gruppo punk-rock punk Tappi Tíkarrass, ma il successo che la rese famosa in tutto il mondo arrivò con il suo primo album solista, Debut (1993). Björk è conosciuta per la sua voce potentissima e unica, per le sue performance live straordinarie e per il suo stile musicale molto personale, che spazia dal trip-hop all'elettronica passando per il pop.
Gling-Gló è stato un album diverso dal solito per Björk, in quanto ha deciso di sperimentare il jazz e il swing, collaborando con un gruppo di musicisti molto preparati in questi generi musicali. L'album è stato registrato in un'unica sessione di due giorni e, nonostante la produzione sia un po' grezza, ha conquistato un pubblico di appassionati e curiosi, senza però raggiungere la stessa popolarità dei suoi lavori successivi.
Le migliori canzoni dell'album, secondo il mio parere, sono due: Gling-Gló e Kata Rokkar. La prima è un classico swing con un ritmo coinvolgente e una voce perfetta su cui Björk si è divertita a giocare con i testi, creando qualcosa di molto insolito e divertente. Kata Rokkar, invece, è un brano jazz con un tocco di influenze africane. La voce di Björk è una vera meraviglia, accompagnata da virtuosismi di chitarra e tromba che vi faranno innamorare del genere.
Quello che però mi ha lasciata perplessa di questo album è stata la scarsa attenzione della produzione alla qualità del suono, che a volte risulta un po' troppo casalingo e poco professionale. Inoltre, seppur apprezzando il tentativo di sperimentazione jazz e swing, ho trovato che le canzoni manchino di un'ortodossia stilistica, risultando un po' troppo strane per il genere affrontato.
In definitiva, Gling-Gló è un album che può essere apprezzato soprattutto da quel pubblico che ricerca qualcosa di diverso e originale, ma che forse non si adatta a chi è alla ricerca della perfezione in termini di produzione e coerenza stilistica. Björk ha dimostrato con questo album di saper sperimentare e di essere capace di reinventarsi, anche se personalmente non aggiungerò mai Gling-Gló alla mia personale playlist preferita. E voi, lo conoscete? Cosa ne pensate di quest'album?
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