Artista: The Stooges Album: Fun House
Anno: 1970Tempo: 36:39
Una critica dell'album Fun House dei The Stooges
Il genere del rock è uno dei più vasti ed influenti della musica moderna, con un gran numero di artisti che hanno contribuito al suo sviluppo e successo. Tra questi, i The Stooges sono senza dubbio uno dei più noti. La band americana, fondata alla fine degli anni '60, si è contraddistinta per la sua musica estremamente energica, che ha influenzato molti altri artisti successivi. In questo articolo, analizziamo il loro album Fun House, uno dei loro lavori più iconici, cercando di capire i motivi del suo grande successo e cercando di individuare eventuali limiti.
Per comprendere l'album Fun House bisogna innanzitutto conoscere il contesto nel quale è stato creato. Il disco è uscito nel 1970, in un periodo molto particolare della storia degli Stati Uniti, caratterizzata dal conflitto in Vietnam e dalle proteste sociali. In questo contesto, la musica dei The Stooges rappresentava una sorta di ribellione contro i modelli musicali tradizionali e un aperto rifiuto della cultura di massa. Il loro sound era estremamente potente e diretto, con chitarre distorte e un cantante, Iggy Pop, che si muoveva sul palco con grande energia e carisma.
Il disco inizia con il brano Down On The Street, una canzone che riassume perfettamente l'energia e l'urgenza del punk rock. La voce di Iggy Pop è perfettamente integrata con le chitarre di Ron e Scott Asheton, creando un sound unico e inconfondibile. Le altre canzoni dell'album, come Loose o TV Eye, sono altre perle di rock n'roll pura. Ma è la title track, Fun House, che rappresenta il vero apice dell'album. Con un assolo di sax da parte di Steve Mackay e una performance vocale ipnotica di Iggy Pop, la canzone si alza a livello di un vero e proprio inno di ribellione.
Tuttavia, l'album non è solo rock n'roll furioso. Dirt è una canzone piuttosto cupa, con una melodia dolce che si adatta perfettamente alle liriche malinconiche di Iggy Pop. La chiusura dell'album è affidata alla canzone L.A. Blues, un vero e proprio jam session che dura quasi sette minuti, dove la band dimostra di essere in grado di suonare non solo velocemente ma anche con grande maestria.
Nonostante l'indubbia importanza dell'album Fun House e dei The Stooges in generale, ci sono alcune critiche che possono essere mosse sia all'artista che al disco. Innanzitutto, alcune canzoni possono risultare ripetitive per alcuni ascoltatori, con alcune parti che sembrano quasi improvvisate o poco strutturate. Inoltre, la voce di Iggy Pop è talvolta un po' troppo sopra le righe, a scapito della melodia della canzone.
In sintesi, Fun House è un'opera iconica del punk rock, che ha influenzato moltissimi altri artisti successivi. L'impatto della band sui modelli musicali successivi è stato enorme, e quindi questo album può essere considerato uno dei pilastri del genre. Tuttavia, come ogni grande opera d'arte, anche Fun House ha dei limiti, come una certa ripetitività o un cantato a volte eccessivo. In ogni caso, il valore e l'originalità dei The Stooges restano innegabili.
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