Artista: Brian Eno Album: Fourth World, Volume 1: Possible Musics
Anno: 1980Tempo: 0:0-1
Una critica di Fourth World, Volume 1: Possible Musics di Brian Eno
Brian Eno è un artista inglese che si identifica principalmente come compositore e musicista. Eno è noto per essere uno dei pionieri della musica ambient e della sperimentazione sonora nel genere rock. Il suo album del 1980, Fourth World, Volume 1: Possible Musics è una collaborazione con Jon Hassell, un altro musicista influente nel genere di musica etnica. Questo album è una fusione affascinante tra la produzione ambient di Eno e le improvvisazioni di Hassell. Continua a leggere per saperne di più sulla mia critica di Fourth World, Volume 1: Possible Musics.
Fourth World, Volume 1: Possible Musics è stato pubblicato nel 1980 dalla Editions EG degli artisti Egberto Gismonti, Steve Hillage e Mike Howlett. L'album è stato registrato in differenti luoghi tra cui Germania, Giappone e Stati Uniti. L'album è una bella sinergia tra il suono accattivante di Jon Hassell e la produzione sonora di Brian Eno. La sensazione sperimentale dell'album inizia con il brano d'apertura Chemistry. Questo brano è una perfetta esposizione dell'abilità di Hassell nel creare suoni etnici incantevoli mentre Eno contribuisce con l'atmosfera sonora ambientale.
Cultural Crossroads è un altro brano dell'album che mi è rimasto impresso. La traccia è ricca di melodie aborigne australiane che si mescolano con il suono jazz. Questa combinazione crea un ritmo irresistibile e ti fa viaggiare attraverso un'esperienza sonora unica. Il brano Delta Rain Dream è un'altra dimostrazione del talento di Jon Hassell. La traccia sembra essere un'innocua improvvisazione jazz, ma alla fine si rivela essere una solida testimonianza del suo abilità musicale.
Tuttavia, ci sono alcune critiche che ho da fare all'album. Inizialmente, ho trovato difficile apprezzare la musica che si sente in quinta traccia, Ba-Benzélé. Questo brano sembra essere fuori luogo rispetto alle altre tracce dell'album. La conclusione dell'album, Charm (Over 'Burundi Cloud'), mi sembra anche un po' debole rispetto alle potenzialità che il resto dell'album ha dimostrato.
In conclusione, Fourth World, Volume 1: Possible Musics di Brian Eno è un album che presenta una fusione affascinante tra la produzione ambientale di Eno e la sonorità etnica di Jon Hassell. L'album è stato creato in modo che si fonda incautamente attraverso l'arte dell'improvvisazione di Hassell, ma ci sono alcune tracce che sembrano non avere lo stesso potere del resto delle tracce. Nonostante questo, Fourth World, Volume 1: Possible Musics è un'asta spettacolare per gli amanti del genere ambient e per chi ama la sperimentazione sonora. Lo consiglio vivamente!
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