Artista: Crescent Album: Electronic Sound Constructions
Anno: 1997Tempo: 0:0-1
La mia recensione critica di Electronic Sound Constructions di Crescent
Ciao a tutti musicisti e amanti dell'elettronica, oggi voglio parlarvi dell'album Electronic Sound Constructions degli artisti Crescent. Questo gruppo si è formato a Nottingham, nel Regno Unito, e ha la peculiarità di essere formato da un solo artista, che si esibisce con uno pseudonimo. La musica che produce Crescent rientra nella categoria dell'elettronica, ma con un sound molto personale che si discosta dalle sonorità più comuni. Nella mia recensione critica di Electronic Sound Constructions analizzerò i punti forti e deboli dell'album, elencando le migliori canzoni e dando qualche critica.
La prima cosa che ho notato dell'album Electronic Sound Constructions di Crescent è il fatto che sia composto da due parti che si discostano molto l'una dall'altra. La prima parte è più leggera e composita, mentre la seconda parte ha un sound più aggressivo e cacofonico. Personalmente, preferisco la prima parte dell'album, che comprende brani come Quince e Keep Running. Queste canzoni hanno un suono molto atmosferico e spaziale, che invita l'ascoltatore a chiudere gli occhi e immaginare un mondo immaginario. La seconda parte invece, con l'eccezione della traccia finale Soul Goodbye, mi ha lasciata un po' perplessa. I suoni sono molto caotici e spesso non riesco a cogliere il senso della musica.
Il punto forte di Crescent è sicuramente la capacità di sperimentare con nuovi suoni e di creare atmosfere uniche. Ma questa stessa sperimentazione può anche essere un limite. A volte ho avuto la sensazione che diversi suoni venissero ripetuti costantemente senza che venisse aggiunta alcuna variazione. Non dico che devono cambiare costantemente il loro stile musicale, ma un po' di varietà è sempre apprezzabile.
Una cosa che ho notato e che apprezzo molto in Electronic Sound Constructions è l'uso di suoni analogici. Crescent utilizza molti strumenti vintage, come il sintetizzatore Korg MS-20, il che rende l'album ancora più interessante. In un'epoca in cui la maggior parte della musica elettronica viene prodotta digitalmente, un po' di suoni analogici aggiungono un tocco di nostalgia e di autenticità.
Infine, voglio spendere due parole sulla scelta del nome Electronic Sound Constructions. Personalmente, trovo che sia un nome molto adatto per l'album. La musica di Crescent sembra effettivamente costruita a mano, come se fosse stata assemblata come un puzzle. Mi piace l'idea che l'artista abbia costruito la propria musica da zero, sperimentando con nuovi suoni e cercando di creare qualcosa di completamente originale.
In conclusione, Electronic Sound Constructions di Crescent è un album molto particolare. Adoro la sua creatività e la sua abilità nel costruire atmosfere uniche. Allo stesso tempo, ho trovato alcune parti un po' troppo ripetitive e caotiche per essere apprezzate appieno. Non è un album per tutti, ma per chi è alla ricerca di un'esperienza musicale fuori dal comune, è assolutamente consigliato.
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