Artista: M83 Album: Digital Shades, Volume 1
Anno: 2007Tempo: 0:0-1
Una critica su Digital Shades, Volume 1 degli M83
Il panorama delle band musicali è vasto e gli M83 sono sicuramente una delle realtà più interessanti. Questo gruppo francese nasce a metà degli anni 2000, portando sulle scene un sound innovativo e accattivante. Il loro genere è difficile da definire in modo univoco, ma potremmo dire che si tratta di una particolare combinazione di indie rock, pop elettronico e shoegaze.
Digital Shades, Volume 1 è un album del 2007 prodotto dal gruppo, che ha fatto parlare molto di sé. In questo articolo faremo una breve panoramica delle migliori canzoni dell'album e del contesto in cui nacque. Inoltre, verranno esposte alcune opinioni e critiche sull'album e sull'artista, prendendo in considerazione le fonti più autorevoli.
L'album Digital Shades, Volume 1 degli M83 è stato pubblicato nel 2007, un anno dopo il loro album di maggior successo, Before the Dawn Heals Us. Si tratta di un'opera strumentale in cui la band ha voluto esplorare terreni sonori differenti da quelli di prima, in un'ottica più sperimentale. L'album è quindi un insieme di tracce ambientali che riproducono atmosfere oniriche ed evocative, con un'attenzione particolare all'uso dei sintetizzatori.
Tra le migliori canzoni dell'album, si possono citare Coloring the Void, che si distingue per un'estrema delicatezza e per la capacità di creare una tensione emotiva particolare. In questo brano, gli M83 riescono a creare una sorta di connessione fra cielo e terra, pulendo il suono e regalando all'ascoltatore una sensazione di leggerezza.
Un'altra traccia che fa parte delle migliori del disco è Lower Your Eyelids to Die with the Sun. In questo caso, gli M83 costruiscono un suono più epico, che sembra quasi richiamare le sonorità delle colonne sonore dei film fantasy. La melodia è coinvolgente e pervade tutto l'ascoltatore, creando emozioni uniche.
Tuttavia, non mancano le critiche all'album Digital Shades, Volume 1 degli M83. In particolare, alcuni critici hanno segnalato una certa ripetitività delle tracce, causata dall'uso troppo frequente dei synth. Nonostante la volontà di essere sperimentali, alcune canzoni possono risultare monotone e poco innovative per chi non ama particolarmente il genere.
Un'altra critica va rivolta alla scelta del gruppo di realizzare un album interamente strumentale. Questa scelta avrebbe potuto essere vista come un'occasione per testare maggiormente la versatilità e la vicinanza con l'ascoltatore, invece, alcune tracce rischiano di risultare eccessivamente distanti dall'ascoltatore medio.
In generale, Digital Shades, Volume 1 degli M83 è un album interessante per chi ama le sperimentazioni sonore e le atmosfere oniriche. Tuttavia, è necessario avere un po' di pazienza per apprezzare l'intera opera, poiché alcune tracce rischiano di stancare l'ascoltatore. Nonostante le critiche, gli M83 sono comunque un gruppo di grande talento e questo album rappresenta una tappa importante del loro percorso artistico. Se sei un vero appassionato di musica, dovresti darci un'occhiata.
Altri album di #Minimal :
Artisti simili
Qualcosa di nuovo? Ascolta radiogenere
- Berlin Music Video Awards
- Sparo Parole
- Big band
- Reggae Roots
- Rock psichedelico
- Dembow
- Raggajungle
- Drum and Bass
- Grunge
- Metalcore
PLAYLIST SUGGERITE