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Artista: The Proclaimers Album: Born Innocent


Anno: 2003
Tempo: 0:0-1

Born Innocent degli storici The Proclaimers: analisi dell'album


I The Proclaimers sono un duo scozzese che ha debuttato sulla scena musicale internazionale nella seconda metà degli anni '80, diventando famosi grazie alla loro energia e alle armonie vocali che li contraddistinguono. Conosciuti soprattutto per la canzone I'm gonna be (500 miles), hanno lanciato nel 2020 il loro dodicesimo album Born Innocent, che risulta essere molto interessante sotto diversi punti di vista. Ma scopriamo qualcosa in più su questo lavoro e sulla discografia del gruppo.

In Born Innocent si ha la conferma che i Proclaimers non hanno perso la carica, l'energia e soprattutto la passione che li ha sempre contraddistinti. Il disco è stato prodotto da Dave Eringa, noto lavoro con icone della musica come gli Stereophonics, e ha avuto un buon riscontro critico da parte del pubblico.

Le canzoni dell'album risultano essere catchy, orecchiabili e molto divertenti da ascoltare. In particolare, spiccano brani come Can't stand the pain, You couldn't have done more e The thoughts of you, dove le armonie vocali dei Proclaimers la fanno da padrone. Non mancano momenti più riflessivi, come The stubbornness of a donkey che tocca tematiche come l'intolleranza e la difficoltà di comprendere l'altro.

Ma su cosa parla Born Innocent? Come in tutte le opere dei Proclaimers, i testi sono molto personali e raccontano principalmente storie di vita vissuta. In particolare, in questo album spicca un omaggio alla città di Edimburgo, il cui background storico e culturale affiora in diversi brani.

Conclusion: Tornando all'album Born Innocent dei The Proclaimers, la nostra opinione è quella di definirlo un lavoro fresco, divertente e che soddisferà tutti gli appassionati del genere. Se ti piacciono le armonie vocali e canzoni orecchiabili, non puoi perdertelo. Anche se forse non sarà un album epocale, rimane un gradito ritorno dei Proclaimers sulla scena musicale.