Artista: UB40 Album: Baggariddim
Anno: 1985Tempo: 0:0-1
Baggariddim di UB40: il trionfo del reggae britannico
UB40 è una delle band reggae più famose del Regno Unito, con una carriera consolidata che risale ai primi anni 80. L'album Baggariddim è stato uno dei loro successi di maggior successo, capace di unire il sound autentico giamaicano con influenze pop e funk. In questo articolo, esploreremo il contesto in cui l'album è stato creato, le canzoni più rilevanti e daremo una critica approfondita all'opera.
L'album Baggariddim è stato rilasciato nel 1985, quando i UB40 erano già uno dei nomi più importanti della scena reggae britannica. Il loro sound era caratterizzato dall'uso di trombe, saxofoni, tastiere e strumenti a percussione, oltre che dalle armonie vocali dei membri del gruppo. Questa miscela di generi aveva già fatto impazzire il pubblico con pezzi come Red Red Wine e I Got You Babe, ma Baggariddim ha rappresentato un passo avanti in termini di sperimentazione sonora e di collaborazioni.
L'album si apre con The King Step, una canzone che mescola il tipico skanking reggae con l'energia del punk rock e un ritmo funk. La sezione di fiati è complementare alla voce inconfondibile di Ali Campbell, il cantante dei UB40. La traccia successiva, The Buzz Feeling, è più sperimentale e psichedelica, con l'aggiunta di campionamenti di voci e di suoni naturali. Hip Hop Lyrical Robot è invece un tributo al nascente genere del rap, con un beat elettronico e un testo che guarda allo sviluppo della cultura hip hop.
Tra le tracce dell'album, spiccano le collaborazioni con altri grandi nomi del reggae e non solo. D.U.B. vede la partecipazione di Madness, la celebre band di ska punk, mentre Sardonicus ha avuto il contributo di Orville Burrell, meglio conosciuto come Shaggy. Icy Roads è stata invece creata insieme a Chrissie Hynde dei Pretenders, regalando ai fan un'interpretazione accattivante e originale.
Parlando di critiche, l'album è stato accolto in modo contrastante dai critici musicali. Molti hanno apprezzato la mescolanza di stili e l'apertura verso nuovi orizzonti sonori, mentre altri hanno giudicato l'opera troppo dispersiva e poco coesa. C'è poi chi ha criticato il fatto che Baggariddim sia stato creato principalmente come raccolta di singoli, senza una vera direzione artistica.
Conclusion: In ogni caso, Baggariddim è senza dubbio uno dei capolavori dei UB40, un album che ha saputo intercettare diverse correnti musicali e trasformarle in un sound tutto suo. Anni dopo la sua uscita, le tracce di Baggariddim continuano ad appassionare e coinvolgere i fan del genere reggae e non solo. Se siete appassionati del genere, non potete non ascoltare questo lavoro cult.
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