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Artista: The Horrors Album: Album Instrumentals


Anno: 2007
Tempo: 0:0-1

Una critica dell'album Instrumentals dei The Horrors


Benvenuti amanti della buona musica, oggi parlerò di uno dei gruppi più interessanti degli ultimi anni, i The Horrors. Per chi non li conoscesse, si tratta di un quintetto inglese che ha debuttato nel 2007 con l'album Strange House. Il loro stile musicale è un mix di diverse influenze, dal post-punk al garage rock, passando per il goth e l'elettronica. Nel 2020, il gruppo ha pubblicato Instrumentals, una raccolta di brani strumentali che racchiude 10 anni di registrazioni in studio. In questo post, analizzeremo l'album e le sue migliori canzoni, contestualizzando il tutto nel panorama musicale dell'epoca.

L'album Instrumentals è stato pubblicato a quasi dieci anni di distanza dal precedente lavoro in studio dei The Horrors, V. Questa raccolta di brani strumentali è stata creata principalmente per celebrare la loro carriera e fornire un'opportunità ai fan di accedere a registrazioni a cui altrimenti non avrebbero avuto accesso. La raccolta non ha una vera e propria struttura narrativa, ma ad ogni brano è associata una particolare sessione di registrazione o un periodo della loro carriera musicale.

Tra le migliori canzoni dell'album, spiccano First Day of Spring, Luminous, e Clear Blue Sky. La prima è un pezzo delicato e sognante, che ricorda le atmosfere evocative e intime del loro album Primary Colours. La seconda, Luminous, invece, è un viaggio elettronico che possiede un'energia contagiosa e un'atmosfera misteriosa. Clear Blue Sky, infine, è un brano che fonde sonorità post-punk, new wave ed elettroniche, con un effetto mozzafiato.

Tuttavia, è importante sottolineare che Instrumentals può essere apprezzato solo da un pubblico già formato. Sarebbe un vero peccato se l'album venisse ascoltato da un nuovo pubblico che cerca di conoscere i The Horrors, poiché manca di una struttura narrativa chiara e di un filo conduttore che guidi l'ascoltatore attraverso il loro universo musicale.

In definitiva, Instrumentals dei The Horrors è una raccolta strumentale interessante e ben suonata, senza dubbio un album per completare il panorama musicale del gruppo. Tuttavia, la mancanza di un filo conduttore chiaro e la difficoltà di entrare in sintonia con il loro stile musicale potrebbero rendere l'ascolto difficile per un pubblico meno attento. In generale, se apprezzi il sound unico e innovativo dei The Horrors, questo album è una tappa imperdibile nella loro crescita musicale e nella carriera del gruppo.