2023-09-26
DEATHLESS LEGACY - Horror Metal Opera
Segue l’intervista dalla nostra pagina Estremometal.
Anche sul mediometraggio che completa l’opera, video che mi ha riportato al cinema muto degli anni ’20 del novecento, si intuisce la grande cura e passione nella produzione. Ho letto che avete lavorato duramente anche su questa parte, raccontateci come è andata.
È stato molto faticoso fare tutto da soli (dalla regia, ai costumi), ma la soddisfazione che abbiamo provato una volta visto il risultato finale è stata incredibile. Le riprese sono durate 4 mesi e il lavoro di Frater Orion per il montaggio e la post-produzione è stato incommensurabile. Contemporaneamente, abbiamo registrato le linee di “Saturnalia” e scritto il libro omonimo in vista dell’uscita dell’album. Tanto lavoro, ma altrettanta soddisfazione.
Per i Deathless Legacy la parte visiva ha avuto sempre una grande importanza e la cover dell’album ne è un ulteriore esempio. Cosa rappresentano colori e simboli usati?
Proprio per non lasciare niente in sospeso, abbiamo voluto spiegare ciò che l’artwork rappresenta tramite la voce del suo ideatore e creatore: Frater Orion. Negli extra di “Saturnalia”, infatti, abbiamo approfondito la questione sul significato non solo della cover, ma dell’intero lavoro.
“Saturnalia” esce anche in formato Collectors Edition, un’edizione limitata del disco con un sacco di gadget fichissimi. Descriveteci questa meraviglia.
Abbiamo pensato di sorprendere i nostri cari nonmorti proponendo loro un pezzo da collezione e in copie limitate. Si tratta di una special box che, oltre a includere il doppio CD+DVD “Saturnalia”, il libro e il libretto dell’opera, propone una novità nata dalla collaborazione con gli amici di Drakon Idromele: un’ampolla di Satyricon, il prezioso vino che Lucius versa a terra nell’incipit della storia.
Come già detto, uno dei punti di forza della band è sicuramente l’impatto visivo, soprattutto in sede live. Quando finirà questo periodo di ristrettezze sociali ci sarà la possibilità di vedere l’opera completa sul palco? Se si, state già preparando qualcosa di particolare per l’occasione?
Assolutamente sì. Abbiamo preparato lo spettacolo in vista del lancio del disco, è tutto pronto. Presto, anzi, prestissimo, “Saturnalia” verrà portata in sede live.
Quale è stata fino a questo momento l’accoglienza da parte di critica e pubblico?
È stata estremamente positiva, sia da parte della critica che da parte del pubblico. Considerata la particolarità del lavoro, non ci aspettavamo una reazione così positiva. Evidentemente un po’ tutti sono stanchi della musica usa e getta alla quale siamo, tristemente, abituati.
Come vedete la scena toscana e nazionale? Cosa credete manchi all’Italia per poter essere un paese in cui la musica Metal possa essere valorizzata come avviene nei paesi del Nord Europa?
Sicuramente quello che manca è una scena più attiva e reattiva. Troppe poche persone seguono le band dal vivo. E la situazione critica che stiamo vivendo, sicuramente, non aiuta.
Siamo quasi alla fine di questa chiacchierata, quindi arrivo alla domanda di rito: Quali sono i progetti per il futuro?
Siamo un continuo divenire di idee e progetti, abbiamo già in mente qualcosa per il futuro, ma per scoprire di cosa si tratti, dovrete seguirci.
Bene ragazzi, è stato un piacere e vi ringrazio per la disponibilità per quest’intervista. Vi lascio le ultime parole da dedicare ai lettori di StaiMusic.
È stato un piacere fare quattro chiacchiere con StaiMusic. Ci vediamo sul palco!
Anche sul mediometraggio che completa l’opera, video che mi ha riportato al cinema muto degli anni ’20 del novecento, si intuisce la grande cura e passione nella produzione. Ho letto che avete lavorato duramente anche su questa parte, raccontateci come è andata.
È stato molto faticoso fare tutto da soli (dalla regia, ai costumi), ma la soddisfazione che abbiamo provato una volta visto il risultato finale è stata incredibile. Le riprese sono durate 4 mesi e il lavoro di Frater Orion per il montaggio e la post-produzione è stato incommensurabile. Contemporaneamente, abbiamo registrato le linee di “Saturnalia” e scritto il libro omonimo in vista dell’uscita dell’album. Tanto lavoro, ma altrettanta soddisfazione.
Per i Deathless Legacy la parte visiva ha avuto sempre una grande importanza e la cover dell’album ne è un ulteriore esempio. Cosa rappresentano colori e simboli usati?
Proprio per non lasciare niente in sospeso, abbiamo voluto spiegare ciò che l’artwork rappresenta tramite la voce del suo ideatore e creatore: Frater Orion. Negli extra di “Saturnalia”, infatti, abbiamo approfondito la questione sul significato non solo della cover, ma dell’intero lavoro.
“Saturnalia” esce anche in formato Collectors Edition, un’edizione limitata del disco con un sacco di gadget fichissimi. Descriveteci questa meraviglia.
Abbiamo pensato di sorprendere i nostri cari nonmorti proponendo loro un pezzo da collezione e in copie limitate. Si tratta di una special box che, oltre a includere il doppio CD+DVD “Saturnalia”, il libro e il libretto dell’opera, propone una novità nata dalla collaborazione con gli amici di Drakon Idromele: un’ampolla di Satyricon, il prezioso vino che Lucius versa a terra nell’incipit della storia.
Come già detto, uno dei punti di forza della band è sicuramente l’impatto visivo, soprattutto in sede live. Quando finirà questo periodo di ristrettezze sociali ci sarà la possibilità di vedere l’opera completa sul palco? Se si, state già preparando qualcosa di particolare per l’occasione?
Assolutamente sì. Abbiamo preparato lo spettacolo in vista del lancio del disco, è tutto pronto. Presto, anzi, prestissimo, “Saturnalia” verrà portata in sede live.
Quale è stata fino a questo momento l’accoglienza da parte di critica e pubblico?
È stata estremamente positiva, sia da parte della critica che da parte del pubblico. Considerata la particolarità del lavoro, non ci aspettavamo una reazione così positiva. Evidentemente un po’ tutti sono stanchi della musica usa e getta alla quale siamo, tristemente, abituati.
Come vedete la scena toscana e nazionale? Cosa credete manchi all’Italia per poter essere un paese in cui la musica Metal possa essere valorizzata come avviene nei paesi del Nord Europa?
Sicuramente quello che manca è una scena più attiva e reattiva. Troppe poche persone seguono le band dal vivo. E la situazione critica che stiamo vivendo, sicuramente, non aiuta.
Siamo quasi alla fine di questa chiacchierata, quindi arrivo alla domanda di rito: Quali sono i progetti per il futuro?
Siamo un continuo divenire di idee e progetti, abbiamo già in mente qualcosa per il futuro, ma per scoprire di cosa si tratti, dovrete seguirci.
Bene ragazzi, è stato un piacere e vi ringrazio per la disponibilità per quest’intervista. Vi lascio le ultime parole da dedicare ai lettori di StaiMusic.
È stato un piacere fare quattro chiacchiere con StaiMusic. Ci vediamo sul palco!
Tag: heavy metal, DEATHLESS LEGACY, NWOBHM, intervista
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