THE PAUL BUTTERFIELD BLUES BAND - ASCOLTA LE MIGLIORI CANZONI IN STREAMING
The Paul Butterfield Blues Band - la storia di una leggenda del blues. Se sei un amante del blues, sicuramente hai sentito parlare della Paul Butterfield Blues Band. Questa band ha reso omaggio alla musica del Delta Blues, rivisitandone lo stile in chiave Chicago Blues. La loro storia è una leggenda della musica, tanto da diventare un punto di riferimento per molti artisti blues nei decenni successivi. In questo articolo, scopriremo la storia della band, le loro migliori canzoni e album.
Blog Body: La storia della Paul Butterfield Blues Band ha inizio nel 1963 a Chicago, quando il giovane Paul Butterfield incontra il chitarrista Elvin Bishop. Insieme, cominciano a suonare nei club della città, dove si affermano rapidamente grazie al loro stile inconfondibile, che unisce la tradizione del Delta Blues con le sonorità della città. Nel 1964, la loro formazione si completa con l'ingresso del tastierista Mark Naftalin, del bassista Jerome Arnold e del batterista Sam Lay. Questi cinque musicisti formano la Paul Butterfield Blues Band, e iniziano a incidere i loro primi album.
Il primo album della band, The Paul Butterfield Blues Band, esce nel 1965, seguito dal fortunato East-West nel 1966. Quest'ultimo è considerato uno dei capolavori della band, grazie alla collaborazione con il chitarrista Mike Bloomfield e all'uso innovativo delle scale pentatoniche. Nel 1967, la band si esibisce al Monterey Pop Festival, dove riscuote un enorme successo, che le consente di raggiungere una fama mondiale.
Tra le migliori canzoni della Paul Butterfield Blues Band ci sono sicuramente Born in Chicago, brano che apre il primo album della band e che diventa un classico del blues, e Driftin' and Driftin', pezzo di Jerome Brown che mette in mostra il talento di Paul Butterfield all'armonica. Altre grandi canzoni della band sono Work Song, East-West, Two Trains Running e Walking Blues.
In totale, la Paul Butterfield Blues Band pubblica nove album, di cui sette in studio e due dal vivo. Tra gli album più rappresentativi ci sono sicuramente The Paul Butterfield Blues Band, East-West, The Resurrection of Pigboy Crabshaw e In My Own Dream. In questi album, la band esprime al meglio il suo stile inconfondibile, caratterizzato dall'armonica di Butterfield e dalle chitarre di Bloomfield e Bishop.
La Paul Butterfield Blues Band è una leggenda del blues, che ha saputo rivisitare lo stile del Delta Blues in chiave Chicago Blues, creando un sound inconfondibile e influenzando molti artisti blues dei decenni successivi. La loro discografia è un patrimonio della musica, una testimonianza del talento dei loro musicisti e della loro passione per il blues. Se sei un appassionato di questa musica, non puoi non ascoltare i loro dischi e apprezzare la loro arte.
Blog Body: La storia della Paul Butterfield Blues Band ha inizio nel 1963 a Chicago, quando il giovane Paul Butterfield incontra il chitarrista Elvin Bishop. Insieme, cominciano a suonare nei club della città, dove si affermano rapidamente grazie al loro stile inconfondibile, che unisce la tradizione del Delta Blues con le sonorità della città. Nel 1964, la loro formazione si completa con l'ingresso del tastierista Mark Naftalin, del bassista Jerome Arnold e del batterista Sam Lay. Questi cinque musicisti formano la Paul Butterfield Blues Band, e iniziano a incidere i loro primi album.
Il primo album della band, The Paul Butterfield Blues Band, esce nel 1965, seguito dal fortunato East-West nel 1966. Quest'ultimo è considerato uno dei capolavori della band, grazie alla collaborazione con il chitarrista Mike Bloomfield e all'uso innovativo delle scale pentatoniche. Nel 1967, la band si esibisce al Monterey Pop Festival, dove riscuote un enorme successo, che le consente di raggiungere una fama mondiale.
Tra le migliori canzoni della Paul Butterfield Blues Band ci sono sicuramente Born in Chicago, brano che apre il primo album della band e che diventa un classico del blues, e Driftin' and Driftin', pezzo di Jerome Brown che mette in mostra il talento di Paul Butterfield all'armonica. Altre grandi canzoni della band sono Work Song, East-West, Two Trains Running e Walking Blues.
In totale, la Paul Butterfield Blues Band pubblica nove album, di cui sette in studio e due dal vivo. Tra gli album più rappresentativi ci sono sicuramente The Paul Butterfield Blues Band, East-West, The Resurrection of Pigboy Crabshaw e In My Own Dream. In questi album, la band esprime al meglio il suo stile inconfondibile, caratterizzato dall'armonica di Butterfield e dalle chitarre di Bloomfield e Bishop.
La Paul Butterfield Blues Band è una leggenda del blues, che ha saputo rivisitare lo stile del Delta Blues in chiave Chicago Blues, creando un sound inconfondibile e influenzando molti artisti blues dei decenni successivi. La loro discografia è un patrimonio della musica, una testimonianza del talento dei loro musicisti e della loro passione per il blues. Se sei un appassionato di questa musica, non puoi non ascoltare i loro dischi e apprezzare la loro arte.
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2023-06-06
The Paul Butterfield Blues Band: dalla carriera alla musica, il meglio dei concerti
Chi pensa alla musica Blues non può dimenticare il contributo ineguagliabile di The Paul Butterfield Blues Band. Originari di Chicago, questi artisti hanno segnato il panorama musicale internazionale con il loro stile unico ed energico. In questo articolo, esploreremo la loro carriera musicale, il loro distintivo stile e i concerti che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del Blues.
La band è stata fondata negli anni '60 da Paul Butterfield, un chitarrista ed armonicista appassionato di Blues. Con l'inclusione dei membri fondatori Jerome Arnold, Sam Lay e Elvin Bishop, la band iniziò rapidamente a guadagnarsi l'attenzione del pubblico con il loro sound tagliente e trascinante. Il primo album omonimo della band, pubblicato nel 1965, rappresentò un vero e proprio successo commerciale. L'album venne apprezzato dalla critica musicale e trascinò il Blues fuori dai territori conosciuti di Chicago ed il mid-west degli Stati Uniti, esportandolo a livello nazionale ed internazionale.
Il sound distintivo della band era costituito dalla presenza di tre solisti di armonica, chitarra e tastiera: Paul Butterfield, Mike Bloomfield e Mark Naftalin, e dalla sezione ritmica composta da Jerome Arnold al basso e Sam Lay alla batteria. Questo stile unico generava un'esplosione di suoni brillanti e intensi, creando la perfetta amalgamaara tra tecnica e passione. I testi erano ispirati all'esperienza della band nelle zone dell'America del Nord e includono elementi del Blues urbano ed elettrico.
La band continuò a produrre successi per il resto degli anni '60, tra cui l'album East West e la cover di Born in Chicago scritta da Nick Gravenites. La loro popolarità raggiunse il culmine quando vennero selezionati per suonare al festival di Woodstock nel 1969; la loro performance è stata ritenuta una delle migliori del festival.
In seguito alla partenza di Bloomfield dalla band, il suono della band cambiò leggermente con l'aggiunta di un sassofono, ma la potenza e la maestria musicale rimasero indiscutibilmente presenti. Le performance dal vivo d'erano una potenza inarrestabile, a partire dal loro show al Fillmore Auditorium di San Francisco nel 1966, di cui è stata registrata la performance dal vivo per l'album Got a Mind to Give Up Living: Live at The Fillmore.
Ma non ci sono solo i concerti che hanno segnato la band durante la loro carriera. Ci sono anche le collaborazioni, tra cui quella con Mike Bloomfield al Super Session e quella con la cantante inglese Mary Butterworth. Quest'ultima ha servito come spinta per la creazione di un album interamente dedicato alla cantante, con la Butterfield Blues Band che ha fatto da sottofondo musicale a sue performance vocali.
Uno degli aspetti più interessanti della carriera della band è la loro continua espansione di genere e lo spirito pionieristico. Sebbene siano stati definiti principalmente come Blues Band, il loro suono e stile non erano limitati da questo genere. Hanno miscelato elementi del Rock, del Soul, del Funk e del Country nella loro musica, e ha arricchito e sviluppato in modo significativo il suono del Blues, influenzando molte band contemporanee.
In sintesi, The Paul Butterfield Blues Band ha rappresentato una forza unica e potente nel panorama musicale degli anni '60. La loro musica ha amalgamato lo spirito del Blues con elementi di altri generi, creando un sound energico ed ispirato, che ha influenzato molte band del periodo e successivi. I loro concerti dal vivo sono diventati leggendari e li hanno consacrati come una delle migliori band Blues del periodo. La loro immensa influenza musicale permane ancora oggi e continuerà a farlo per lungo tempo nella musica contemporanea. Se non ti sei ancora lasciato conquistare dal loro suono, è ora di dare ascolto a The Paul Butterfield Blues Band.
La band è stata fondata negli anni '60 da Paul Butterfield, un chitarrista ed armonicista appassionato di Blues. Con l'inclusione dei membri fondatori Jerome Arnold, Sam Lay e Elvin Bishop, la band iniziò rapidamente a guadagnarsi l'attenzione del pubblico con il loro sound tagliente e trascinante. Il primo album omonimo della band, pubblicato nel 1965, rappresentò un vero e proprio successo commerciale. L'album venne apprezzato dalla critica musicale e trascinò il Blues fuori dai territori conosciuti di Chicago ed il mid-west degli Stati Uniti, esportandolo a livello nazionale ed internazionale.
Il sound distintivo della band era costituito dalla presenza di tre solisti di armonica, chitarra e tastiera: Paul Butterfield, Mike Bloomfield e Mark Naftalin, e dalla sezione ritmica composta da Jerome Arnold al basso e Sam Lay alla batteria. Questo stile unico generava un'esplosione di suoni brillanti e intensi, creando la perfetta amalgamaara tra tecnica e passione. I testi erano ispirati all'esperienza della band nelle zone dell'America del Nord e includono elementi del Blues urbano ed elettrico.
La band continuò a produrre successi per il resto degli anni '60, tra cui l'album East West e la cover di Born in Chicago scritta da Nick Gravenites. La loro popolarità raggiunse il culmine quando vennero selezionati per suonare al festival di Woodstock nel 1969; la loro performance è stata ritenuta una delle migliori del festival.
In seguito alla partenza di Bloomfield dalla band, il suono della band cambiò leggermente con l'aggiunta di un sassofono, ma la potenza e la maestria musicale rimasero indiscutibilmente presenti. Le performance dal vivo d'erano una potenza inarrestabile, a partire dal loro show al Fillmore Auditorium di San Francisco nel 1966, di cui è stata registrata la performance dal vivo per l'album Got a Mind to Give Up Living: Live at The Fillmore.
Ma non ci sono solo i concerti che hanno segnato la band durante la loro carriera. Ci sono anche le collaborazioni, tra cui quella con Mike Bloomfield al Super Session e quella con la cantante inglese Mary Butterworth. Quest'ultima ha servito come spinta per la creazione di un album interamente dedicato alla cantante, con la Butterfield Blues Band che ha fatto da sottofondo musicale a sue performance vocali.
Uno degli aspetti più interessanti della carriera della band è la loro continua espansione di genere e lo spirito pionieristico. Sebbene siano stati definiti principalmente come Blues Band, il loro suono e stile non erano limitati da questo genere. Hanno miscelato elementi del Rock, del Soul, del Funk e del Country nella loro musica, e ha arricchito e sviluppato in modo significativo il suono del Blues, influenzando molte band contemporanee.
In sintesi, The Paul Butterfield Blues Band ha rappresentato una forza unica e potente nel panorama musicale degli anni '60. La loro musica ha amalgamato lo spirito del Blues con elementi di altri generi, creando un sound energico ed ispirato, che ha influenzato molte band del periodo e successivi. I loro concerti dal vivo sono diventati leggendari e li hanno consacrati come una delle migliori band Blues del periodo. La loro immensa influenza musicale permane ancora oggi e continuerà a farlo per lungo tempo nella musica contemporanea. Se non ti sei ancora lasciato conquistare dal loro suono, è ora di dare ascolto a The Paul Butterfield Blues Band.
Tag: The Paul Butterfield Blues Band, migliori canzoni, concerti, critica, biografia musicale
CANZONI THE PAUL BUTTERFIELD BLUES BAND - LA CLASSIFICA DEI TOP BRANI DELL'ARTISTA
1 - Born In Chicago
2 - Screamin'
3 - I Got a Mind to Give up Living
4 - East-West
5 - Just to Be With You
6 - Blues With A Feeling
7 - Mystery Train
8 - Work Song
9 - I Got My Mojo Working
10 - Mary, Mary
11 - Walkin' Blues
12 - Two Trains Running
13 - All These Blues
14 - Get Out Of My Life, Woman
15 - Look Over Yonders Wall
16 - Shake Your Money-maker
17 - Thank You Mr. Poobah
18 - One More Heartache
19 - Never Say No
20 - Mellow Down Easy
21 - Our Love Is Drifting
22 - Last Night
23 - Love March
24 - One Night Stand
25 - Born Under A Bad Sign
26 - One More Mile
27 - Double Trouble
28 - Tollin' Bells
29 - Driftin' And Driftin'
30 - Rock Me
31 - Last Hope's Gone
32 - Pity The Fool
33 - Get Yourself Together
34 - In My Own Dream
35 - Lovin' Cup
36 - Everything's Gonna Be Alright
37 - Droppin' Out
38 - No Amount Of Loving
39 - Run Out Of Time
40 - Good Morning Little Schoolgirl
41 - Drivin' Wheel
42 - Spoonful
43 - Our Love Is Driftin