SOFT MACHINE - ASCOLTA LE MIGLIORI CANZONI IN STREAMING
I Soft Machine sono un gruppo rock britannico degli anni Sessanta, spesso considerato parte della scena di Canterbury grazie al loro sound unico e prog rock. Nel corso di quasi tre decadi di carriera, il gruppo ha cambiato stile più volte e ha creato un corpo musicale davvero distinto; da meandri jazz-rock ballati a oscure eruzioni psichedeliche. Sono noti per il lavoro svolto con album come Third e Four nel 1969 e 1970, esperimenti considerati il prototipo di gran parte di ciò che è diventato krautrock e post rock praticamente da un giorno all'altro. Sicuramente avrete sentito parlare di alcune delle loro canzoni o dei loro dischi più famosi, come Why are We Sleeping?, We Know What You Mean e Facelift. Per immergervi nel viaggio musicale dei Soft Machine e apprezzarli quanto noi, vi invitiamo a leggere un lungo articolo.
Soft Machine: una band pioniera del Canterbury Sound
La musica è l'arte che parla direttamente al cuore e alla mente delle persone, che risveglia emozioni, ricordi e sensazioni. Nel mondo della musica vi sono band che si distinguono per la loro originalità, la loro storia e il loro suono. Una di queste è senza dubbio i Soft Machine, una band inglese pioniera del movimento musicale conosciuto come Canterbury sound. In questo articolo, scopriremo la biografia dei Soft Machine, il loro genere musicale, le migliori canzoni, e qualche critica.
I Soft Machine nascono nel 1966 a Canterbury, una città universitaria nel sud-est dell'Inghilterra. La band originale era formata dal fondatore Robert Wyatt alla batteria e alla voce, Mike Ratledge alla tastiera, Kevin Ayers al basso e alla voce, e Daevid Allen alla chitarra. Il nome della band fu ispirato dal titolo del romanzo di William S. Burroughs, The Soft Machine. I Soft Machine iniziarono a esibirsi in club e pub locali e presto divennero famosi per le loro performance dal vivo.
Il genere musicale dei Soft Machine è stato descritto come una mescolanza di jazz, rock progressivo, avant-garde e psichedelico. La loro musica è caratterizzata da un suono sperimentale, l'uso di strumenti insoliti e l'assenza di una struttura canzone tradizionale. I Soft Machine hanno pubblicato numerosi album, tra cui The Soft Machine (1968), Volume Two (1969), Third (1970), Fourth (1971) e Seven (1973).
Le migliori canzoni dei Soft Machine sono molte e varie. Alcune delle più famose sono Hope for Happiness, As Long as He Lies Perfectly Still, We Did It Again, Why Are We Sleeping, Moon in June e Hibou Anemone and Bear. Queste canzoni sono esempi del loro suono sperimentale e psichedelico che ha influenzato molti artisti successivi.
Nonostante il loro successo e il loro impatto sulla scena musicale, i Soft Machine hanno ricevuto alcune critiche. Alcuni critici li hanno accusati di essere troppo complessi e inaccessibili per il pubblico medio, mentre altri li hanno elogiati proprio per la loro innovazione e originalità. Tuttavia, la loro eredità musicale è incontestabile e la loro influenza si può sentire ancora oggi in molti generi musicali come il rock progressivo, il jazz fusion e l'avant-garde.
In conclusione, i Soft Machine sono una band che ha segnato la storia della musica, grazie alla loro originalità e al loro contributo al movimento del Canterbury sound. La loro musica è stata un'importante fonte di ispirazione per molti artisti successivi e il loro impatto si può sentire ancora oggi. Se non li conosci ancora, non perdere l'occasione di ascoltare i Soft Machine e di scoprire il loro suono sperimentale e innovativo.
Soft Machine: una band pioniera del Canterbury Sound
La musica è l'arte che parla direttamente al cuore e alla mente delle persone, che risveglia emozioni, ricordi e sensazioni. Nel mondo della musica vi sono band che si distinguono per la loro originalità, la loro storia e il loro suono. Una di queste è senza dubbio i Soft Machine, una band inglese pioniera del movimento musicale conosciuto come Canterbury sound. In questo articolo, scopriremo la biografia dei Soft Machine, il loro genere musicale, le migliori canzoni, e qualche critica.
I Soft Machine nascono nel 1966 a Canterbury, una città universitaria nel sud-est dell'Inghilterra. La band originale era formata dal fondatore Robert Wyatt alla batteria e alla voce, Mike Ratledge alla tastiera, Kevin Ayers al basso e alla voce, e Daevid Allen alla chitarra. Il nome della band fu ispirato dal titolo del romanzo di William S. Burroughs, The Soft Machine. I Soft Machine iniziarono a esibirsi in club e pub locali e presto divennero famosi per le loro performance dal vivo.
Il genere musicale dei Soft Machine è stato descritto come una mescolanza di jazz, rock progressivo, avant-garde e psichedelico. La loro musica è caratterizzata da un suono sperimentale, l'uso di strumenti insoliti e l'assenza di una struttura canzone tradizionale. I Soft Machine hanno pubblicato numerosi album, tra cui The Soft Machine (1968), Volume Two (1969), Third (1970), Fourth (1971) e Seven (1973).
Le migliori canzoni dei Soft Machine sono molte e varie. Alcune delle più famose sono Hope for Happiness, As Long as He Lies Perfectly Still, We Did It Again, Why Are We Sleeping, Moon in June e Hibou Anemone and Bear. Queste canzoni sono esempi del loro suono sperimentale e psichedelico che ha influenzato molti artisti successivi.
Nonostante il loro successo e il loro impatto sulla scena musicale, i Soft Machine hanno ricevuto alcune critiche. Alcuni critici li hanno accusati di essere troppo complessi e inaccessibili per il pubblico medio, mentre altri li hanno elogiati proprio per la loro innovazione e originalità. Tuttavia, la loro eredità musicale è incontestabile e la loro influenza si può sentire ancora oggi in molti generi musicali come il rock progressivo, il jazz fusion e l'avant-garde.
In conclusione, i Soft Machine sono una band che ha segnato la storia della musica, grazie alla loro originalità e al loro contributo al movimento del Canterbury sound. La loro musica è stata un'importante fonte di ispirazione per molti artisti successivi e il loro impatto si può sentire ancora oggi. Se non li conosci ancora, non perdere l'occasione di ascoltare i Soft Machine e di scoprire il loro suono sperimentale e innovativo.
Genres:
2023-06-06
La leggendaria carriera dei Soft Machine
Se ami la musica progressiva, sicuramente hai sentito parlare dei Soft Machine, uno dei gruppi più iconici del movimento nella loro era. Fondati nel 1966, i Soft Machine hanno portato la loro musica in tutto il mondo e sono stati influenti nella creazione di un nuovo genere musicale...continua a leggere
Tag: Soft Machine, migliori canzoni, concerti, critica, biografia musicale
CANZONI SOFT MACHINE - LA CLASSIFICA DEI TOP BRANI DELL'ARTISTA
1 - Why Are We Sleeping
2 - Feelin' Reelin' Squeelin'
3 - Hope For Happiness
4 - Moon in June
5 - Slightly All The Time
6 - Joy of a Toy
7 - Facelift
8 - Save Yourself
9 - Out-Bloody-Rageous
10 - A Certain Kind
11 - We Did It Again
12 - Priscilla
13 - Hibou, Anemone and Bear
14 - Lullabye Letter
15 - So Boot If at All
16 - Why Am I So Short?
17 - Why Are We Sleeping?
18 - Hazard Profile Part 1
19 - Plus Belle Qu'une Poubelle
20 - Dedicated To You But You Weren't Listening
21 - Hope For Happiness (reprise)
22 - Dada Was Here
23 - As Long As He Lies Perfectly Still
24 - Thank You Pierrot Lunaire
25 - Out Of Tunes
26 - Pig
27 - All White
28 - Bundles
29 - A Door Opens And Closes
30 - Teeth
31 - Orange Skin Food
32 - Fire Engine Passing With Bells Clanging
33 - Hulloder
34 - Kings And Queens
35 - Box 25/4 Lid
36 - 10:30 Returns To The Bedroom
37 - Fletcher's Blemish
38 - Drop
39 - The Man Who Waved At Trains
40 - Virtually Part 1
41 - Land Of The Bag Snake
42 - Penny Hitch
43 - Pigling Bland
44 - Esther's Nose Job
45 - As If
46 - Slightly All The Time - Remastered 2006
47 - The Floating World
48 - Peff
49 - Virtually Part 2
50 - Gone Sailing
51 - Out Of Season
DISCOGRAFIA - SOFT MACHINE
2018: Hidden Details
1999: Fourth / Fifth
1996: Spaced
1981: Land of Cockayne
1976: Rubber Riff
1976: Softs
1975: Bundles
1973: Seven
1973: Six
1972: Fifth
1971: Fourth
1970: Third
1969: Volume Two
1968: The Soft Machine