REVOLUTIONARIES - ASCOLTA LE MIGLIORI CANZONI IN STREAMING
La storia e la musica dei Revolutionaries: il gruppo musicale di culto che ha segnato l'evoluzione del reggae. Il reggae ha molte anime, ma per capirle davvero, bisogna conoscere l'importanza di band come i Revolutionaries, un gruppo che ha lasciato il proprio marchio sulla storia del genere musicale giamaicano. Nato nel pieno della stagione d'oro del reggae, il gruppo dei Revolutionaries è stato uno dei più influenti e innovativi del panorama giamaicano. In questo blog, parleremo della band, la sua storia, le migliori canzoni e gli album che hanno segnato la loro carriera.
I Revolutionaries sono stati una formazione reggae di culto formata a Kingston, in Giamaica, nel 1975. Nati come band di supporto per il leggendario produttore discografico Bunny Lee, i Revolutionaries divennero presto una band indipendente con un sound unico caratterizzato dal suono del basso, della batteria e di una serie di percussioni presenti, il tutto arricchito da melodie e cori armonici che divennero il marchio di fabbrica del gruppo. Nel 1976, Dominator, il primo album della band, venne accolto positivamente dalla critica e dal pubblico, lanciando la carriera dei Revolutionaries e permettendogli di lavorare con numerosi artisti internazionali.
Tra le migliori canzoni dei Revolutionaries da ascoltare non possono mancare Rough Roots, Omission, e Kunta Kinte, brano che ha raggiunto un grande successo internazionale. Inoltre, tra i migliori album della band non si può non menzionare Revolutionary Sounds e Earthquake Dub, quest'ultimo un classico del reggae che conferma la capacità dei Revolutionaries di creare un suono innovativo e di grande potenza espressiva.
Oltre a lavorare con Bunny Lee, i Revolutionaries hanno collaborato con molti altri artisti di fama internazionale, tra cui artisti come Gregory Isaacs, Dennis Brown, Horace Andy, ed Earl Chinna Smith. Il loro lavoro ha influenzato molte generazioni successive di band e artisti Reggae, ed è ancora molto presente nelle playlist di molti appassionati di questo genere musicale.
La storia dei Revolutionaries è un modello della grande tradizione musicale giamaicana, un'isola che ha dato il suo contributo importante alla musica di tutto il mondo. Con il loro sound unico, i Revolutionaries hanno saputo costruire una reputazione straordinaria, hanno saputo fare scuola e creare l'eredità di un suono che ancora oggi è molto apprezzato. Ascoltare le loro canzoni e i loro album significa toccare con mano la forza e il senso di rivoluzione che hanno caratterizzato la musica Reggae e che li ha resi immortali.
I Revolutionaries sono stati una formazione reggae di culto formata a Kingston, in Giamaica, nel 1975. Nati come band di supporto per il leggendario produttore discografico Bunny Lee, i Revolutionaries divennero presto una band indipendente con un sound unico caratterizzato dal suono del basso, della batteria e di una serie di percussioni presenti, il tutto arricchito da melodie e cori armonici che divennero il marchio di fabbrica del gruppo. Nel 1976, Dominator, il primo album della band, venne accolto positivamente dalla critica e dal pubblico, lanciando la carriera dei Revolutionaries e permettendogli di lavorare con numerosi artisti internazionali.
Tra le migliori canzoni dei Revolutionaries da ascoltare non possono mancare Rough Roots, Omission, e Kunta Kinte, brano che ha raggiunto un grande successo internazionale. Inoltre, tra i migliori album della band non si può non menzionare Revolutionary Sounds e Earthquake Dub, quest'ultimo un classico del reggae che conferma la capacità dei Revolutionaries di creare un suono innovativo e di grande potenza espressiva.
Oltre a lavorare con Bunny Lee, i Revolutionaries hanno collaborato con molti altri artisti di fama internazionale, tra cui artisti come Gregory Isaacs, Dennis Brown, Horace Andy, ed Earl Chinna Smith. Il loro lavoro ha influenzato molte generazioni successive di band e artisti Reggae, ed è ancora molto presente nelle playlist di molti appassionati di questo genere musicale.
La storia dei Revolutionaries è un modello della grande tradizione musicale giamaicana, un'isola che ha dato il suo contributo importante alla musica di tutto il mondo. Con il loro sound unico, i Revolutionaries hanno saputo costruire una reputazione straordinaria, hanno saputo fare scuola e creare l'eredità di un suono che ancora oggi è molto apprezzato. Ascoltare le loro canzoni e i loro album significa toccare con mano la forza e il senso di rivoluzione che hanno caratterizzato la musica Reggae e che li ha resi immortali.
Genres:
CANZONI REVOLUTIONARIES - LA CLASSIFICA DEI TOP BRANI DELL'ARTISTA
1 - roots man dub
2 - Kunta Kinte
3 - Freedom Dub
4 - Natty Dread Dub
5 - A Who Say Version Two
6 - Marijuana
7 - Cocaine
8 - Herb
9 - White Rum
10 - Collie
11 - Black Ash
12 - Acapulco Gold
13 - Earthquake Dub
14 - Rocking Dub
15 - Secret Agent
16 - Dub Forever
17 - Dub I Dub
18 - Waiting In The Park Dub
19 - Weather Report Dub
20 - Rasta Foundation
21 - 79 Rock
22 - Fletchers Land
23 - Ital Menu
24 - Hotter Fire Version
25 - Top Rank Dub
26 - Heavy Rock
27 - Dunkirk
28 - 2 Bad Bull Inna Dub
29 - Rootes Dub
30 - Ball Park Dub
31 - Tivoli Skank
32 - Black Diamond Rock
33 - Swell Headed
34 - Pride & Ambition Version
35 - Collie In Dub
36 - Pain Land Dub
37 - Whip Them In Dub
38 - M.p.l.a.
39 - Give Up The Bad Dub
40 - Girl A Love You Version
41 - Plantation Heights Version
42 - Roots Dub
43 - Back Wey With Dub
44 - Jah Creation Version
45 - War Dub
46 - Kunta Kinte Version One
DISCOGRAFIA - REVOLUTIONARIES
2014: Musical Dub Attack
2007: Roots Man Dub
2007: Dc Dub Connection
2006: At Channel One Studios
2005: Earthquake Dub
2000: Vital Dub: Well Charged
1994: Macca Rootsman Dub
1991: Sensi Dub Vol 1.
1991: Sensi Dub Vol 5
1982: Revival
1980: Black Ash Dub
1979: Outlaw Dub
1979: Dutch Man Dub
1979: Green Bay Dub
1979: Goldmine Dub
1978: Reaction In Dub
1978: Dub Expression
1978: Guerilla Dub
1978: Jonkanoo Dub
1978: Rasta Fire
1978: Top Ranking Dub Vol. 1
1976: Satta Dub Strictly Roots