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Classifica musica rock

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Ascolta le canzoni rock che infiammano le radio attualmente o che siano state recentemente scoperte. In questa pagina puoi trovare le ultime canzoni rock che abbiamo inserito: una classifica sempre aggiornata delle canzoni rock appena uscite sul mercato discografico oppure giá presenti, ma ritrovate solo recentemente. Dal piccolo artista alla grande band, quello che importa é la loro qualitá musicale e il loro feeling con la musica rock. Le migliori hit di rock, alternative, hard, heavy and indie che sono tormentoni nelle radio rock americane e europee, la musica rock del momento. Se sei un fan della musica rock, allora questa è la playlist perfetta per te! Abbiamo raccolto alcune delle canzoni rock più popolari degli ultimi anni, in modo da poter suonare i tuoi brani preferiti. Alza il volume e divertiti! La musica rock sta avendo un momento in questo momento. Ci sono così tante nuove band e canzoni tra cui scegliere, può essere difficile sapere da dove cominciare. Ecco perché abbiamo messo insieme questa classifica delle playlist di musica rock. È pieno dei nostri brani preferiti dell'anno passato e pensiamo che li amerai anche tu. Quindi alza il volume e preparati a scatenarti! Una playlist con le migliori canzoni rock. Dai un'occhiata e resta sintonizzato! Dai il tuo ritmo con le ultime canzoni dance - Scopri le nuove hit di musica da discoteca!.
La musica da discoteca è una vera e propria arte che coinvolge non solo il nostro orecchio, ma anche il nostro corpo. Che si tratti di una semplice serata con gli amici o di una grande festa, la scelta delle canzoni giuste può fare la differenza per mantenere l'energia alta e far ballare tutti i presenti. Ecco perché oggi voglio condividere con voi le ultime hit di musica dance, una selezione di brani ad alta energia perfetti per muovere la pista da ballo e dare il via alla vostra festa!
1. Rain On Me di Lady Gaga & Ariana Grande
Rain On Me è una delle canzoni più popolari del 2020. Questa collaborazione tra Lady Gaga e Ariana Grande è un vero inno alla positività e all'ottimismo, con un ritmo coinvolgente e un testo che invita a ballare e a lasciarsi andare. Sicuramente una delle canzoni dance da non perdere per qualsiasi party o serata danzante.
2. Stupid Love di Lady Gaga
Un'altra canzone imperdibile di Lady Gaga è Stupid Love. Il ritmo incalzante e il testo coinvolgente rendono questa canzone perfetta per un party con gli amici o per una serata danzante. Inoltre, il videoclip di Stupid Love è stato girato interamente su iPhone, dimostrando che la creatività non ha limiti!
3. Dynamite dei BTS
I BTS sono una delle band più popolari al mondo, e la loro canzone Dynamite ne è un'ulteriore conferma. Con un ritmo coinvolgente e un testo energico, questa canzone è l'ideale per muovere la pista da ballo e far ballare tutti i presenti. Inoltre, il videoclip colorato e divertente rende questa canzone perfetta anche per guardare e ballare a casa propria.
4. Levitating di Dua Lipa
4. Levitating di Dua Lipa
Dua Lipa è un'artista molto popolare nel mondo della musica dance, e la sua canzone Levitating è una delle più ascoltate del momento. Con un ritmo incalzante e un testo coinvolgente, questa canzone è perfetta per qualsiasi party o serata danzante. Inoltre, il videoclip di Levitating è un vero e proprio viaggio nel tempo, con richiami agli anni '70 e '80.
5. Head & Heart di Joel Corry ft. MNEK
Head & Heart è una canzone molto popolare in Gran Bretagna, e sta incontrando un grande successo anche in Italia. Con un ritmo coinvolgente e un giro di basso incalzante, questa canzone è perfetta per muovere la pista da ballo e far ballare tutti i presenti. Inoltre, il testo è molto orecchiabile e si presta perfettamente per un karaoke con gli amici.
La musica da discoteca è una forma d'arte che coinvolge tutto il nostro essere, dal suono alle emozioni fino al nostro corpo. Con queste ultime hit di musica da discoteca, potrete dare il via a qualsiasi serata con gli amici o party con la giusta energia e il giusto ritmo. Che si tratti di Lady Gaga, BTS, Dua Lipa o Joel Corry, queste canzoni sono perfette per far ballare tutti i presenti e rendere indimenticabile la vostra festa!
2024-09-22

Ma il rock è arte oppure no?

Ce lo stiamo chiedendo tutti, dopo che un mostro sacro della musica classica come violinista Uto Ughi ha definito i Maneskin “un insulto all'arte e alla cultura”. Naturalmente non è mancato chi si è schierato subito dalla parte della band, che tanto successo sta riscuotendo da un paio d'anni a questa parte, bollando l'affermazione come snob e pretenziosa e affermando che anche il rock (se fatto bene) è arte.

Ma chi decide se è fatto bene oppure no?

È solo il livello artistico dei Maneskin a determinare il loro successo?

Oppure influisce il loro modo di presentarsi trasgressivo, provocatorio e decisamente non convenzionale? E se si, questo ha a che vedere con l'arte?

Domande che mi faccio, da ascoltatrice di musica, e che rivolgo a Mico Argirò, che invece di musica si occupa per davvero.

Partiamo dalla domanda "È solo il livello artistico dei Maneskin a determinare il loro successo?" per la quale credo che la risposta sia assolutamente no. Non ritengo i Maneskin particolarmente artistici o votati all'arte, credo siano più un ottimo prodotto di marketing e che, in questo mondo musicale capitalistico e estremamente consumistico, vadano molto molto bene così. Credo la chiave del successo dei Maneskin sia da ricercare nel grande investimento estetico (di immagine, di suono, di pubblicità, di occasioni create, di radio, di televisioni) e ritengo il gusto del pubblico mainstream non definito e ingenuo, facilmente manipolabile, quindi sensibile a questo investimento. L'arte è un'altra cosa e, a tutti i livelli nel panorama musicale italiano, credo abbiamo begli esempi. I Maneskin per me non rientrano nemmeno in una top 10 artistica e a me loro piacciono, ma piacciono per quello che sono: un bel prodotto da supermercato, leader nelle vendite, curato, ma assolutamente superficiale. Loro sono chiaramente il miglior prodotto da supermercato che abbiamo nella musica di largo consumo italiana. L'arte credo davvero sia altro: sangue, notti insonni, sentimenti ed emozioni, profondità di ogni singolo dettaglio, significato e significante, forma e contenuto. E questa roba oggi non vende, c'è poco da girarci intorno: è destinata ad una nicchia (e forse è sempre stato così). E questo sembra possa non essere cosa solo negativa.
Mi piacerebbe che questo discorso non venga preso come un vecchio trombone di un boomer, come potrebbe essere Uto Ughi (che in realtà ha l'autorevolezza per esprimere qualsiasi parere voglia sulla musica, non credo debba dimostrare nulla e noi dobbiamo accettare e meditare sulle parole di uno come lui). Io non credo che l'arte soffra di antichità o modernismo, di fazioni o altro. L'arte, se è Arte, non può non essere riconosciuta come tale; può essere fraintesa all'inizio, non capita, ma poi si riconosce. Come una luce che non può essere confusa col buio.


Perché un artista ha bisogno di puntare sul look per aumentare il suo consenso? Diciamo che sicuramente è semplicistico e frettoloso liquidare la questione come il tentativo di spostare l'attenzione da quella che potrebbe essere una carente abilità artistica. A questo proposito mi viene in mente un Elton John dei primi anni di carriera, eccentrico, si, ma dal valore artistico a mio parere indiscutibile. Prima parlavo proprio di forma e contenuto. L'estetica, anche quella fisica e d'immagine quindi non solo quella sonora, non fa parte del significato, è essa stessa significato. L'estetica di gente come Bowie o Renato Zero, hai citato Elton John, ma io penso anche a gente come De André o Dalla, è essa stessa arte e fa parte del messaggio artistico di questi personaggi. Quello che differenzia, secondo me, questi artisti rispetto a gente come i Maneskin o Achille Lauro è proprio il messaggio artistico, laddove nei secondi se non è proprio assente è molto flebile e non definito, liquido, ignavo, scipito. Ma, forse, il messaggio è proprio qui, specchio dei tempi, dell'individualismo imperante, dell'assenza totale di ideologie, religioni o punti di riferimento.
Forse siamo una generazione di bei gusci tanto vuoti? Forse lo è la massa? Di sicuro lo è la massa, ma io temo per gli individui, sempre più abbandonati a questi riferimenti artistico-culturali. Credo una metafora ottima possa essere il caso Fedez che ride sulla Orlandi, senza entrare nello specifico e citando solo velatamente Pasolini: mangiate la merda e, di colpo, vi stupite che sia merda? Vabbè che il giorno dopo avete già dimenticato tutto e riprendete a mangiare...
Per concludere e tornare sulla domanda iniziale e principale "Il rock è arte?" credo che non dobbiamo concentrarci sullo stile, che sia rock, rap o altro, ma sulla complessità dell'opera: se è arte si vede, non ci sono dubbi, ma il riconoscerlo è un fatto personale, intimo.
Sul "riconoscere" potremmo però parlare per ore, qualche sera fa Morgan trattava proprio questo tema... Riconoscere sé stessi nell'opera d'arte, riconoscersi come simili, essere riconoscenti all'arte. Diciamo che io temo per gli individui, come ho detto prima: individui distratti, pigri, superficiali, come potranno riconoscere l'arte? Non riconosceranno, prima o poi, per arte ciò che non lo è, ma è soltanto simile a loro?
Vado a bermi un gin tonic, che è meglio.
Tag: musica rock, migliori canzoni rock, maneskin, rock e arte
2024-09-21

Il vero volto della musica rock in Italia

Ieri ho sentito una frase del programma Rock & Talk su Virgin Radio che mi ha fatto proprio imbestialire. Premetto che parto prevenuto perché non sono un grande fan della radio e dei suoi dj più famosi, tipo Ringo o Paola, quindi il mio giudizio potrà sembrare un po' estremo o, comunque, irragionevole, magari anche per il fatto che ci troviamo in una posizione di leggera concorrenza. Ma cari amici-nemici di Virgin Radio ricordate che vi sto facendo pubblicità, anche se negativa…;).

La frase in questione è: Meglio i grandi classici del rock perché oramai non si produce più niente di nuovo. Permettetemi dirlo, la solita frase di un nostalgico che si dovrebbe ritirare e pensionare da una radio che si professa di matrice rock. Partiamo dal fatto che di musica rock nuova ce n'è e ce ne sarà sempre; bisogna solo avere la voglia di cercarla, come facevi tu negli anni '80, e avere le palle di farla sentire in radio. Ovviamente questo tipo di musica nuova non ti porterebbe i soldi che stai facendo ed è per questo che neanche fai lo sforzo di andare a cercarla, ti capiamo sotto un certo punto di vista. Questa è la questione di base, Virgin Radio è una radio totalmente dedicata a fare soldi e non potrà mai essere una radio che promuove qualcosa di tendenza, ma opterà chiaramente per i grandi classici e per la musica che è già famosa da un paio di settimane negli Stati Uniti. Insomma, va su un usato sicuro. Per me è totalmente un paradosso che una radio che si fregia dell'insegna di radio rock e che dovrebbe incentivare e promuovere la musica giovane, fresca e sconosciuta, e, sotto un certo aspetto, dovrebbe creare o ricreare le tendenze giovanili, continui a mettere il solito rock commercialone e poi, senza problemi di coscienza, critichi addirittura la musica emergente definendola poco innovativa, ossia spazzatura. Nella sua piccola visione ha ragione, essendo la musica adesso alla portata di quasi tutti, molti gruppi fanno cagare, e farebbero bene a non uscire dalla loro sala prove o dal loro garage.

Ma non tutto è m. Bisogna ricercare, promuovere e creare tendenze, cioè fare il lavoro che ci si aspetta da una radio tosta e dura, una vera radio rock. Svegliatevi. Rivogliamo la vecchia Rock FM.

Intanto, pubblichiamo questo articolo nella nostra pagina con la classifica rock internazionale dove troverete tutti i maggiori successi rock del momento. Perché? Perché ti vogliamo invitare ad addentrarti nel nostro sito e cercare musica nuova e musica innovativa; abbiamo anche dei canali dedicati per aiutarti nel lavoro. La ricerca sarà quel plus che ti farà apprezzare maggiormente la musica da te scelta e trovata.
Tag: musica rock, virgin radio, radio rock, cosa vuol dire essere rock, rock and roll
2024-04-20

Vuoi sentirti bene? Ascolta musica rock!

La musica rock ha quel non so che di vintage, di valvole scassate mentre Pete Townshend spacca l’amplificatore a colpi di chitarra e tutti gridano esaltati. È che non te ne accorgi, quando ti passano il primo disco rock, che stai ascoltando proprio quella roba. Dici “bello, mi piace il ritmo”, e alla chitarra neanche ci pensi troppo, finché non scoppia l’assolo, ma tu stai parlando con qualcuno e te lo perdi, poi riavvolgi perché in fondo sei una persona curiosa, un impiccione della musica, che non si vuole perdere neanche una nota.
Il bello del rock è che alla fine, dopo aver sentito un album o una playlist, ci si sente stanchi e appagati, perché sai di aver fatto qualcosa per te. Allora la cosa migliore è, a quel punto, prendere carta e penna e fare come il mio amico Carlos, un vero maestro della compilation. Quasi le faceva con le cassette, e appena ti conosce un po’ riesce a proporti la migliore selezione di musica che si possa trovare fuori dal mercato. Niente roba mordi e fuggi, te la devi ascoltare senza saltare nessuna canzone, si tratta di un piccolo tour musicale.

È questo che dovremmo fare. Perché non facciamo un bel tour musicale, invece di inciampare su canzonette che ti s’infilano nelle scarpe come sassolini molesti finché non te le togli in mezzo alla strada. Che imbarazzo, la gente ti vede i calzini da tossichello.
Per iniziare la mia compilation, ho in mente un paio di canzoni, ma l’ordine ancora mi sfugge, non sono bravo come il mio amico Carlos in questo; per iniziare, però, una canzone è d’obbligo, in assoluto, Eyes of the Tiger dei Survivor. Cioè, non puoi iniziare una playlist che ti scateni senza questa canzone, sarebbe un insulto a un immaginario collettivo fenomenale.
Poi non lo so, non ho pensato molto a come continuare. Forse la suonerò a ripetizione, correndo su è giù per la casa e tirando pugni in aria, vediamo cosa ne pensa la mia compagna, se si unisce anche lei sono a posto.
Tag: musica rock, compilation, playlist, eyes of the tiger, survivor
2024-04-14

Rock Vs Pop

Rock e pop sono uguali e contrari. Sono uguali con gli stessi gesti tecnici, una pennata di chitarra, un acuto di voce, un colpo di drumkick. Ma il gesto in sé ha un fine differente, per questo sono diversi. Il rock vuole prendersi una rivincita, vuole cambiare le cose, il sistema, porta dentro di sé un furore, un fuoco che non si spegne mai, che vuole bruciare la tradizione e le metafore classiche. Rock e pop sono uguali e contrari. Sono simili nei palchi, nelle radio, negli annunci commerciali. Ma le strutture cambiano, si modificano nel caso del rock, si mutano, nascono e muoiono; nel pop rimangono stabili, come un bel panorama, che ammiri e ne senti la sintonia, l’armonia, sempre diversa, ma con una coscienza immutabile sempre uguale. Rock e pop sono uguali e contrari. Sono fatte di persone che canticchiano e si muovono a tempi uguali. Ma il ritmo e il suono che diffondono è un verbo diverso, uno di ribella e l’altro si abitua e sin gonfia di sé stesso. Il rocker non vuole fingere di stare bene, è fuori dal contesto, vuol cambiare la situazione, è un nerd escluso dalla sua classe, è un intellettuale che non trova riflessi i suoi ideali, è un operaio che macina rabbia nella giornata lavorativa.
Il rock è la voce urlata del riscatto umano, aiuta a vincere la paura del cambiamento, a sconfiggere le nubi nere delle opinioni, è un istinto di lotta contro l’immobilismo delle istituzioni.

Il mio dio è il rock’n’roll
LOU REED
Tag: musica rock, musica del diavolo, migliori canzoni rock, ribelle, anticonformista