Artista: Ceremony Album: Rocket Fire
Anno: 2010Tempo: 0:0-1
Rocket Fire di Ceremony: Una recensione critica
Ceremony è un gruppo musicale americano originario della California, formatosi nel 2005. La loro musica è stata descritta come una fusione di punk e post-punk, caratterizzata da testi duri e una produzione di suoni potente. L'album Rocket Fire del 2021 è il loro sesto lavoro in studio, e rappresenta una nuova svolta nella loro carriera musicale.
Il disco è composto da dieci tracce, per un totale di trentatré minuti di musica. Esso si avvicina ad un sound più oscuro e malinconico rispetto ai precedenti lavori del gruppo, con una maggiore attenzione per il sound design e la creazione di atmosfere. In questo blog post, analizzeremo le migliori canzoni dell'album e darò la mia opinione critica su Rocket Fire.
La prima canzone che voglio analizzare è Presaging The End che apre l'album con un ritmo deciso. Una base inaspettatamente melodica accompagna lo stile del cantante venendo poi avvolta da un riff di chitarra che la rende più cupa. Il testo invoca la fine del presente e la fine del futuro e questo genera un senso di angoscia, una grande introduzione per un album che si sviluppa su questo tema.
Il brano successivo Turn Away The Bad Thing è uno dei momenti highlight dell'album. La canzone si apre con un basso pulsante ed una melodia orecchiabile che si instilla nel ritornello. In questo punto, l'intensità della voce del cantante si esalta arrivando a trasmettere grande empatia e sentimento. La canzone si ripropone di fare fronte a problemi già esistenti, a diventare una forza positiva in un ambiente negativo e a cercare di fare qualcosa per cambiare le cose.
Un' altra canzone che mi ha colpito è Presaging The End Part 2 che svolge il tema principale di angoscia introdotto nella prima canzone. La canzone inizia con un suono distorto, rallentato ed una voce che sussurra invocazioni misteriose. La tensione cresce all'interno del pezzo, fino a quando una chitarra punk rock aggressiva entra con forza ed il cantante arriva ad urlare the end of everything. Una canzone che noi spiega il tema del disco in maniera assoluta.
La quarta traccia, From Another Age, firma la svolta oscura del disco, con un mood alla Joy Division. Qui gli strumenti esplorano un sound più post-punk ed il cantante ha un tono più morbido della voce rispetto alle altre canzoni, accompagnato dalla drum machine. Questo pezzo crea atmosfere diverse dalle altre canzoni presenti nell'album e, proprio per questo motivo, crea una piacevole rottura nella continuità del disco.
Infine, Presaging The End Part 3 chiude l'album con un sound lento e malinconico. Proprio come Parte 1 e Parte 2, Presaging The End Part 3 presenta un'atmosfera cupa e pessimista sul futuro dell'umanità. La canzone presenta anche una sezione strumentale molto bella che si ripropone di rappresentare il tema dello stop alla fine del mondo.
Complessivamente, ritengo che Rocket Fire di Ceremony sia un ottimo lavoro che mostra una nuova evoluzione del gruppo in una direzione più oscura e malinconica. Il genere musicale punk e post-punk regna sovrano in questo disco e il mood generale è molto cupo e pessimista. Le canzoni che ho menzionato sono le mie preferite dell'album e sono quelle che rappresentano in modo più completo l'evoluzione musicale in cui il gruppo americano sta immergendosi. Consiglio vivamente questo album ai fan di Ceremony e ai fan del genere post- punk.
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