Artista: Chet Baker Album: Playboys
Anno: 1959Tempo: 0:0-1
Una critica dell'album Playboys di Chet Baker
Ciao amici della musica! Oggi vorrei discutere con voi dell'album Playboys di Chet Baker. Ho sempre amato il jazz degli anni '50, ed era inevitabile che alla fine mi sarei imbattuto in questo grande artista. Chet Baker è stato uno dei musicisti più celebri del genere cool jazz, un genere che ha rivoluzionato il panorama musicale negli anni successivi alla seconda guerra mondiale. Il suo stile unico e la sua vocalità dolce e delicata hanno conquistato molti appassionati di jazz. Il suo album Playboys è diventato un classico del genere, quindi oggi ne parleremo in dettaglio.
Il primo brano dell'album Playboys è Summer Sketch. Durante l'ascolto si può chiaramente percepire il suo stile melodico unico, nonché l'uso dell'armonica. Ma la traccia che spicca di più è To Mickey's Memory. È un tributo commovente all'amico Mickey Remond, deceduto in un incidente stradale. La canzone è a dir poco emozionante e si può sentire il dolore di Chet in ogni nota suonata.
Altri pezzi degni di nota sono Pawnee Junction e Fair Weather. Il primo ti trasporta in un viaggio musicale attraverso luoghi e atmosfere diverse, mentre il secondo è un romantico pezzo di sax che mette in evidenza la capacità espressiva di Chet.
Il contesto in cui nacque l'album è quello degli anni '50, che portarono un importante cambiamento nella scena del jazz. L'album Playboys venne inciso nel 1956, quando Chet Baker era già un musicista affermato. Il suo grande successo però arriverà qualche anno dopo.
Tuttavia, non tutto è oro in questo disco. Non posso fare a meno di notare che in alcune tracce l'artista è un po' irriconoscibile. In Line For Lyons ad esempio, Chet sembra non avere molta ispirazione e la sua performance suona un po' scarna e monotona. In generale l'album manca di quella vitalità e di quella brillantezza che caratterizzarono le performance migliori di Chet Baker.
In sintesi, Playboys è un album che in molti definiscono un hit capolavoro di Chet Baker. E, in effetti, molte canzoni dell'album sono davvero belle e rappresentano il meglio del jazz. Tuttavia, dobbiamo anche considerare alcune mancanze che, a mio avviso, ne limitano il valore. Nonostante ciò, questo disco rappresenta un'opera d'arte importante e al tempo stesso interessante. Se vi piace il jazz degli anni '50, non potete perdervi questo capolavoro del genere Cool jazz.
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