Artista: Passenger Album: Passenger
Anno: 2003Tempo: 0:0-1
Una critica dell'album Passenger di Passenger: il caso dell'artista e del genere musicale
Ci sono quegli artisti che ci conquistano con la loro musica e il loro stile. E poi ci sono quelli che ci lasciano un po' in dubbio. È il caso di Passenger, il cantautore che agli inizi del nuovo millennio ha fatto molto parlare di sé, ma che non tutti hanno apprezzato. In questo blog post, parleremo dell'album Passenger dell'omonimo artista, analizzando le sue canzoni più riuscite, il contesto in cui nacque l'album e la critica che quest'ultimo ha ricevuto.
Innanzitutto, una breve descrizione dell'artista è d'obbligo. Passenger è il nome d'arte del cantautore inglese Mike Rosenberg, nato a Brighton il 7 maggio 1984. Rosenberg ha iniziato a fare musica sin dagli anni '90, ma il successo internazionale è arrivato nel 2012 con il singolo Let Her Go, estratto dall'album All the Little Lights. Il genere musicale di Passenger è difficile da catalogare: il cantautore mescola folk, rock e indie, senza porsi limiti di sorta. Ha una voce particolare, leggera e suadente, che si presta a raccontare storie e a esprimere emozioni.
Veniamo all'album Passenger, uscito nel 2014. Il disco contiene undici canzoni, e il mood generale è quello del cantautore inglese: parole semplici e dirette, accompagnate dalla chitarra acustica e da qualche arrangiamento strumentale sporadico. Tra le canzoni più riuscite dell'album, troviamo i pezzi che in Italia avete sicuramente sentito alla radio: Let Her Go, Whispers, Heart's On Fire, Scare Away The Dark. Tutte canzoni orecchiabili, ma non certo originali: il sound di Passenger è spesso stato criticato per essere troppo derivativo, e infatti ascoltando l'album si ha la sensazione di aver già sentito quelle melodie.
Nell'album Passenger, Rosenberg non rischia molto: le canzoni sono tutte molto simili tra loro, e mancano i picchi di originalità che avrebbero potuto far decollare l'album. Inoltre, alcuni critici hanno sottolineato come il cantautore abbia un modo di scrivere troppo banale, spesso appoggiandosi a figure retoriche già sfruttate in passato. In ogni caso, non si può negare che l'album abbia venduto moltissimo, in tutto il mondo: questo fa capire che, pur con i suoi limiti, il sound di Passenger ha fatto presa sulla gente.
In sintesi, l'album Passenger dell'artista omonimo è un lavoro che ha avuto molto successo, ma che presenta alcune criticità. Il cantautore inglese non riesce a distaccarsi dalla sua formula consolidata di folk-rock e spesso le sue canzoni sono poco innovative o addirittura banali. Ad ogni modo, il sound suadente e la voce particolare di Passenger hanno conquistato molti fan in tutto il mondo, e ciò dimostra l'importanza della comunicazione emozionale nella musica. In definitiva, Passenger è un artista che va ascoltato con l'opportuna dose di scetticismo, ma che può arricchire il nostro bagaglio culturale.
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