Artista: Talking Heads Album: Little Creatures
Anno: 1985Tempo: 39:01
Una critica sul Little Creatures degli Talking Heads.
Gli Talking Heads sono uno dei gruppi di maggior successo del rock americano, la cui attività musicale si è svolta tra il 1975 e il 1991. Fondati da David Byrne, Chris Frantz, Tina Weymouth e Jerry Harrison, gli Talking Heads sono stati uno dei gruppi più innovativi e sperimentali nella storia del rock. Il loro stile era una combinazione di rock, punk, funk, world music e avant-garde, con l'uso di strumenti insoliti, testi criptici e un approccio musicale che spesso sfuggiva a qualsiasi categorizzazione. Little Creatures, uscito nel 1985, è stato uno dei loro album di maggior successo, segnando una svolta verso sonorità più immediate e accessibili. In questa recensione, esploreremo le migliori canzoni di questo album, il contesto in cui è stato creato e offriremo qualche critica sia all'album che all'artista.
Il 1985 è stato un anno di grandi cambiamenti nella scena musicale: era l'anno in cui il rock anni '70 stava lentamente cedendo il passo all'era del synth-pop e dell'MTV. In questo contesto, gli Talking Heads avevano già pubblicato una serie di album innovativi ma complessi, dall'acclamato album Fear of Music del 1979, passando per il più popolare Remain in Light del 1980 e il più sperimentale Speaking in Tongues del 1983. Con Little Creatures, Byrne e soci cercarono di allentare la presa sulla musica e puntare su sonorità più accessibili e orecchiabili.
La prima traccia dell'album, And She Was, dimostra subito questa nuova direzione musicale, con un ritmo più regolare e pop e un testo più diretto e facile da capire rispetto alle canzoni precedenti degli Talking Heads. Anche Road to Nowhere, l'ultima canzone dell'album, è un altro grande successo radiofonico, con un'atmosfera divertente e festosa. Ma ci sono anche i ritmi funk e africani a cui gli Talking Heads ci avevano abituato in passato, come nella trascinante Stay up Late e nella più sperimentale Television Man.
Tuttavia, non tutto brilla in questo album. Alcune canzoni sembrano un po' troppo facili e prive della profondità e dell'impegno che hanno contraddistinto il lavoro degli Talking Heads in passato. Creatures of Love, ad esempio, sembra più un pezzo pop banale che una canzone firmata dai Talking Heads, e Perfect World sembra voler incantare con ritmi regolari ma spogli di qualsiasi significato.
In ultima analisi, Little Creatures è un album che rimane forse un po' lontano dai picchi creativi degli Talking Heads, ma che allo stesso tempo rappresenta un significativo cambiamento di stile e di approccio musicale da parte di uno dei gruppi più innovativi e sperimentali della storia del rock.
In conclusione, Little Creatures è un album che ha segnato un momento importante per gli Talking Heads e per la scena musicale degli anni '80. Anche se alcuni pezzi si distinguono per la loro banalità, non si può negare il fascino usuale della musica degli Talking Heads, che si crea grazie alla combinazione tra l'interesse per la world music, la voglia di innovare e la consapevolezza di scrivere canzoni che durino nel tempo. Questo album non cambierà la vita di chi lo ascolta, ma rimane sicuramente un'ottima fascia di musica pop che risuona ancora oggi.
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