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Artista: Wilson Pickett Album: I Want You


Anno: 1979
Tempo: 0:0-1

L'album I Want You di Wilson Pickett: un'emozionante viaggio nella black music


Se c'è un artista che ha fatto la storia della black music, questo è senz'altro Wilson Pickett. Nato in Alabama nel 1941, ha saputo conquistare il cuore di molti appassionati grazie alla sua voce poderosa e al carisma indiscusso. Il suo album I Want You, pubblicato nel 1969, è considerato una vera e propria pietra miliare del genere soul e rhythm and blues. In questo articolo andremo a scoprire insieme le migliori canzoni dell'album e il contesto storico in cui è nato, senza dimenticare di aggiungere alcune critiche al lavoro di Pickett e alle sue scelte artistiche.

I Want You è un album che non ha bisogno di presentazioni. Già il nome del disco trasuda passione e desiderio, concetti che troviamo espressi in ogni singola traccia. Il lavoro di Pickett è stato cruciale per l'evoluzione della black music, riuscendo a trasportare il soul dal gospel delle chiese al pubblico di tutto il mondo. L'album è stato infatti un grande successo commerciale, piazzandosi in cima alle classifiche di vendita sin dal suo debutto.

Tra le migliori canzoni presenti sull'album, non possiamo non citare Hey Jude di Paul McCartney, qui rivisitata in chiave soul e arrangiata dal grande Arif Mardin. La voce di Pickett si sposa perfettamente con la melodia, rendendola ancora più potente e coinvolgente. Anche Born to be wild dei Steppenwolf è stata oggetto di una versione riarrangiata dall'artista, con il risultato di un brano ancora più elettrizzante dell'originale.

Nel contesto storico in cui nacque l'album, il mondo della musica era in fermento. L'anno precedente era stata inscenata la grande rivolta del movimento dei diritti civili, che aveva posto grande attenzione sulla condizione delle comunità di colore negli Stati Uniti. La protesta si estendeva anche al mondo dell'arte e della cultura, in special modo alla musica, considerata da molti come il simbolo della libertà e dell'uguaglianza.

Tuttavia, non mancano le critiche all'album e a Pickett in generale. Alcuni critici ritengono che l'artista abbondi troppo nei cliché del genere, sfiorando il banale con alcune delle sue scelte stilistiche. Altri invece criticano il suo carattere difficile e la sua tendenza a comportarsi in modo poco professionale durante le sessioni di registrazione.

In definitiva, I Want You di Wilson Pickett rappresenta un tassello importante nella storia della black music, un viaggio emozionante nei territori del soul e del rhythm and blues. Proprio come ogni grande artista, Pickett ha avuto i suoi alti e bassi, ma ha sicuramente raggiunto l'obiettivo principale: far emozionare e ballare il pubblico di tutto il mondo. Se ancora non lo avete fatto, consiglio vivamente di ascoltare questo album, per immergersi in un'epoca in cui la musica era il suono della libertà e dell'uguaglianza.