Artista: Bobby McFerrin Album: Hush
Anno: 1991Tempo: 0:0-1
Hush di Bobby McFerrin: uno sguardo al capolavoro dell'artista
Ci sono pochi artisti nella storia della musica capaci di creare capolavori senza l'ausilio di uno strumento musicale, uno di questi è senza dubbio Bobby McFerrin, un cantante jazz americano che si è fatto conoscere nel 1988 con l'uscita del suo album Hush. Questo album è uno dei migliori della sua carriera e ha consacrato McFerrin come uno dei cantanti di maggior talento nel jazz vocale, ma anche in altri generi. In questo post daremo uno sguardo alle migliori canzoni di Hush e al contesto in cui è stato creato.
Bobby McFerrin è nato nel 1950 in una famiglia di musicisti e fin da giovane ha mostrato una grande passione per il jazz e il canto. La sua carriera è iniziata negli anni '70 come cantante jazz, ma è stata quando ha iniziato ad esplorare il jazz vocale che si è fatto davvero conoscere. McFerrin è noto per la sua abilità unica nel creare canzoni usando solo la sua voce, utilizzando un'ampia gamma di tecniche, includendo il beatboxing, l'uso della tradizione yodel e la polifonia vocale.
Hush è stato pubblicato nel 1992 e rappresenta uno dei migliori album di Bobby McFerrin. Il disco è stato registrato in una scenografica chiesa londinese in soli tre giorni e testimonia l'enorme talento dell'artista. Il disco si presenta come un'opera senza confini, in cui McFerrin si cimenta in una serie di brani che spaziano dai generi gospel, blues, jazz fino al rock. Tra le migliori canzoni di Hush troviamo The Garden, He Ran All the Way e Hearts and Bones, una canzone originariamente scritta e registrata da Paul Simon.
Sempre in tema di canzoni, un'altra canzone notevole di questo album è Jesus Makes It Good, un gospel rilassante dal testo profondo che esprime ammirazione e ringraziamento verso Dio. La canzone inizia lentamente e va crescendo fino a raggiungere un climax molto coinvolgente.
Ci sono molte critiche a Hush e a Bobby McFerrin in generale, molte delle quali provengono da critici del jazz più tradizionali i quali non sono soliti a considerare le innovazioni straordinarie dell'artista. Altri lo vedono come un cantante mediocre e dal gusto commerciale. Ci sono stati anche critici che hanno accusato McFerrin di essere troppo lontano dal jazz tradizionale. Nonostante ciò, la maggior parte delle persone considera Hush come un album di grande talento e innovazione che ha influenzato il jazz vocale per sempre.
Conclusion: Hush di Bobby McFerrin è indubbiamente uno dei migliori album jazz vocale di tutti i tempi. La sua unica abilità vocale e le sue eccezionali capacità artistiche lo elevano a uno dei maggiori artisti nella storia della musica jazz e non solo. Hush è un'opera senza confini che dimostra l'ingegno della figura di Bobby McFerrin. Se non lo hai ancora ascoltato, non perdere l'occasione di farlo e immergiti in un'esperienza musicale unica.
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